Fitofarmaci - Esiti del monitoraggio delle acque destinate alla produzione di acqua potabile 2013
La relazione contiene un focus sui risultati ottenuti con riferimento ai fitofarmaci nell'ambito del monitoraggio dei corpi idrici superficiali destinati alla produzione di acqua potabile, attività che ARPAT effettua su oltre 120 corpi idrici ai sensi dell’articolo 80 del D.Lgs. 152/2006 e delle acque sotterranee per le quali ARPAT conduce il monitoraggio per la verifica della qualità ambientale e la classificazione ai sensi del D. Lgs. 30/2009 attraverso una rete di circa 450 pozzi e sorgenti distribuiti sul territorio regionale, la maggior parte dei quali forniscono risorsa per la produzione di acqua potabile.
L'analisi rivela un deciso incremento di casi positivi, cioè di analisi che hanno rilevato la presenza di residui di fitofarmaci in quantità superiore ai limiti di determinazione analitica, alcuni dei quali caratterizzati da valori di concentrazione superiore al valore limite per le acque potabili (0,10 μg/L) del D. Lgs.31/2001.
E’ probabile che l’andamento stagionale che ha caratterizzato l’ultimo anno, particolarmente piovoso, sia alla base dell’incremento del numero di analisi positive, molti dei casi infatti come vedremo si riferiscono a residui di fungicidi usati in viticoltura, ma dobbiamo anche considerare che nell’ultimo periodo sono aumentate sia la capacità di indagine dei laboratori di ARPAT che l’efficacia del controllo.