Evento incidentale in un impianto di recupero rifiuti: un esempio di gestione coordinata dell'intervento e messa a regime dei controlli
L'impianto ex Solval S.p.A. (ora Solvay Chimica Italia) ricicla i residui della filtrazione prodotta dal trattamento dei fumi provenienti dagli impianti di termodistruzione (CER 190105*) - definiti Prodotti Sodici Residui (PSR) - al fine di estrarne una salamoia depurata, adatta a integrare la salamoia naturale usata nell'impianto di produzione di carbonato di sodio della Solvay. Il processo di riciclo dei PSR non produce alcun effluente liquido. I solidi filtrati (fanghi) sono conferiti in discarica come rifiuti pericolosi.
L'attività industriale svolta dalla Solval S.p.A. non è soggetta di per sé al D.Lgs. n. 230/1995 e s.m.i. in quanto i radionuclidi eventualmente presenti nel PSR in ingresso, e in conseguenza nei fanghi, non sono trattati per le loro proprietà radioattive, fissili o fertili (vedi anche All. I del D.Lgs. n. 230/95). Tuttavia, anche a seguito dell'episodio di contaminazione del PSR con radionuclidi con tempo di dimezzamento superiore a 75 giorni diversi dal Cs-137, avvenuto nel 2009 per il conferimento di ceneri contaminate dall'inceneritore Mistral di Spilimbergo (PD), l'impianto Solval S.p.A. è stato oggetto di ispezioni da parte di ARPAT anche al fine di verificare l'implementazione del controllo della radioattività sia nel PSR che nel prodotto e nei rifiuti di processo.
Nel presente lavoro è descritta sia la gestione dell'evento incidentale del 2009, Nel presente lavoro è descritta sia la gestione dell'evento incidentale del 2009, che rappresenta un esempio di collaborazione virtuosa fra le diverse amministrazioni e le aziende coinvolte dall'evento, che la fase successiva, finalizzata a prevenire il rischio dell'esposizione indebita di lavoratori, persone del pubblico e di contaminazione dell'ambiente, e in generale al ripetersi di una situazione simile o peggiore.