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Contaminazione da fibre di amianto nelle acque potabili in Toscana

Anno di pubblicazione: 1997

A cura di: ARPAT

Contributo ARPAT comparso nella raccolta "L'amianto: dall'ambiente di lavoro all'ambiente di vita. Nuovi indicatori per futuri effetti"

È stata condotta una ricerca sulla presenza di amianto nelle acque potabili toscane, anche in relazione alla loro aggressività.

Nel biennio 1995-1996, sono stati raccolti ed analizzati 59 campioni di acque potabili per la determinazione del contenuto in fibre di amianto mediante microscopia elettronica a scansione e microsonda a dispersione di raggi X.

Su ogni campione prelevato è stata effettuata la determinazione dell’aggressività. Nel 24% dei campioni è stata rilevata la presenza di fibre di amianto, in concentrazioni sempre inferiori alle 38.000 fibre L-1. Nel 79% dei casi tale presenza è attribuibile al rilascio da parte delle tubazioni in cemento-amianto, mentre per il restante 21% si ipotizza un inquinamento di origine naturale.

Il 43% delle acque campionate è risultato non aggressivo, il 54% moderatamente aggressivo e il 3% altamente aggressivo.

Dato l’esiguo numero di campioni di acque con elevata aggressività, non è possibile al momento evidenziare alcuna correlazione tra aggressività dell’acqua e rilascio di fibre dalle tubazioni.

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