Attuazione del piano di ripopolamento dell'anguilla - anno 2013
Anno di pubblicazione: 2014
A cura di: Alessandro Voliani - ARPAT, Settore Mare
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Secondo quanto previsto nel Piano Nazionale di Gestione (PNG) per l’anguilla in Italia e recepito il 25 giugno 2012 (Delibera N 558) dal relativo Documento di Attuazione Regionale (DAR), la Regione Toscana ha attivato una serie di misure necessarie a garantire il recupero dello stock di anguille presenti sul proprio
territorio. Tra le misure sono previsti anche gli obblighi di ripopolamento annuale (fino al 2016), stabilito per la Toscana in kg 540 di novellame (ceche).
In funzione di ciò la Regione ha fornito nel DAR specifiche linee di azione riguardo la pesca e la gestione delle ceche, i requisiti e le modalità di richiesta e rilascio delle autorizzazioni per la cattura, i quantitativi catturabili.
ARPAT, su incarico della Regione Toscana, nel febbraio 2013 ha predisposto, in collaborazione con gli uffici pesca delle province, un Piano di Ripopolamento che indica le aree interessate alle azioni di ripristino dello stock e i quantitativi di novellame necessari. I fattori determinanti per tale scelta sono stati principalmente la naturale vocazione dell’ambiente ad accogliere le ceche e a permetterne lo sviluppo, le adeguate condizioni chimico fisiche delle acque, l’assenza di ostacoli fisici (barriere) per la libera circolazione lungo i corsi d’acqua, e la scarsa probabilità per ceche ed anguille di essere predate, in particolare da parte di specie aliene come il siluro e i pesci gatto.
Il Piano di Ripopolamento della Regione Toscana indica i bacini interessati alle immissioni e i quantitativi teorici da immettere. La scelta degli specifici siti di immissione all’interno del bacino sono stati successivamente messi a punto di concerto con le province interessate. I quantitativi teorici indicati nel piano sono poi stati adeguati alle effettive disponibilità di avannotti raccolti.