Monitoraggio corpi idrici sotterranei - Risultati 2013-2015
Anno di pubblicazione: 2018
A cura di: Stefano Menichetti, Direzione tecnica
In collaborazione con:
Pagine: 53
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Il programma di monitoraggio chimico dei corpi idrici sotterranei secondo la DGRT 100/2010 ha previsto nel triennio 2013-2015 l’esame di 66 corpi idrici - 35 dei quali a rischio e 31 non a rischio - per 394 stazioni di monitoraggio. Il solo monitoraggio di sorveglianza triennale ha riguardato 79 stazioni di corpi idrici non a rischio mentre per 10 stazioni di corpi idrici con rischio locale e 270 stazioni di corpi idrici a rischio è stato aggiunto un monitoraggio operativo di frequenza annuale.
La percentuale di realizzazione del programma, al netto di temporanee indisponibilità delle stazioni, è comunque stata del 95%.
Per la classificazione del triennio 2013-2015 sono state elaborate le medie del triennio per le 394 stazioni dei 66 corpi idrici.
La distribuzione percentuale degli stati chimici, al confronto con la situazione del triennio 2010-2012 mostra una diminuzione di corpi idrici in stato buono dal 27% al 23% ed in stato buono con fondo naturale, dal 25% al 23%.
E’ aumentata la percentuale di corpi idrici in stato buono scarso locale, dal 22% al 36% ma, in definitiva, si registra un positivo decremento della percentuale assoluta dello stato scarso che si riduce dal 26% al 18 %.
Nell’ambito di un confronto temporale esteso, ottenuto dal ricalcolo omogeneo delle classificazioni per un periodo di 14 anni, 2002-2015 e raffrontato all’indicatore della precipitazione media cumulata annua sul territorio regionale, si riscontra un andamento nel complesso stazionario, con correlazione tra periodi con forti precipitazioni e incrementi dello stato scarso. La prevalenza, nella ricarica, del trasferimento di inquinanti dalla superficie rispetto alla diluizione denuncia, pertanto, ancora una evidente vulnerabilità.
Ai fini dell’individuazione di tendenze significative e durature all'aumento delle concentrazioni di inquinanti e determinazione dei punti di partenza per le inversioni di tendenza di cui all’art. 5 del Dlgs 30/2009, come in precedenti rapporti e negli annuari sono state elaborate medie rappresentative annuali delle stazioni monitorate per i parametri indicatori più critici della conduttività, nitrati e composti organoalogenati secondo la metodologia descritto dalla Agenzia Europea dell'Ambiente EEA. I risultati, in termini di delle medie rappresentative sulla rete di monitoraggio ambientale della Toscana, sono così riassunti:
- il trend dei nitrati è in lieve decremento sebbene, a fronte dei periodi di ricarica l’incremento delle concentrazioni è indice ancora di vulnerabilità ;
- il trend della conduttività è stazionario con escursioni solo in parte legate ad escursioni climatiche;
- il trend dei composti organoalogenati è in forte decremento, alle più forte ricariche corrispondono anche qui incrementi delle concentrazioni indice di vulnerabilità e presenza di fonti attive.
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