Stima delle deposizioni al suolo di PCDD/F dovute alle emissioni presenti nell'area industriale di Ospedaletto (PI)
Anno di pubblicazione: 2017
A cura di: ARPAT - Settore Modellistica previsionale
In collaborazione con:
Pagine: 48
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Lo studio è finalizzato ad orientare la realizzazione di una campagna mirata di prelievi ambientali in situ, tramite la quale ottenere informazioni quanto più circostanziate possibile sullo stato delle matrici ambientali (i terreni circostanti le sorgenti) esposte alle emissioni in questione.
Per effettuare le stime sono stati impiegati due codici di calcolo accreditati da US-EPA (AERMOD e ISC3ST), i dati emissivi caratteristici delle sorgenti di interesse (COLOMBO, GEOFOR, ALL.CO), i dati meteorologici locali rilevati o stimati nel 2014 e nel 2015.
In base ai risultati ottenuti è stato possibile:
- definire le aree soggette alle più elevate deposizioni associate alle emissioni recenti (2014) degli impianti e stabilimenti considerati; queste corrispondono sostanzialmente alle zone più prossime all'area occupata dallo stabilimento COLOMBO;
- con i risultati ottenuti ed ipotizzando uno scenario emissivo riferito al passato (a partire dal 1980) sono stati definiti degli intervalli di valori attesi per le concentrazioni di PCDD/F in 12 punti individuati sul territorio in cui effettuare il campionamento del terreno; il confronto con i dati effettivamente misurati ha indicato un livello di accordo accettabile, tenuto conto delle incertezze presenti nelle stime indicative ottenute dall'applicazione modellistica;
- ciò avvalora ancor più i risultati relativi alla deposizioni cumulate annue al suolo ed alle concentrazioni medie annue in aria ambiente di PCDD/F stimate con le simulazioni sul territorio di interesse; tali stime hanno evidenziato, nelle condizioni emissive attuali, l'assenza di livelli di impatto significativi;
- l'esame dei risultati ottenuti con le differenti simulazioni effettuate variando il codice calcolo, la meteorologia e alcune caratteristiche delle emissioni (in particolare la distribuzione del particolato) hanno permesso di evidenziare le variabilità delle stime associate a tali fattori