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Il controllo delle acque di balneazione - Stagione 2023

I dati relativi alla stagione balneare 2023

Anno di pubblicazione: 2023

A cura di: ARPAT, Settore Indirizzo Tecnico della Attività

In collaborazione con:

Pagine: 62

Prezzo: 0 €

Gli esiti del monitoraggio effettuato da ARPAT a tutela della salute dei bagnanti in Toscana

La stagione balneare 2023 è stata caratterizzata, come negli ultimi anni, da un’elevata qualità delle acque, ma i casi di non conformità sono stati molto più numerosi di quelli della stagione precedente: 49 campioni totali non hanno rispettato i limiti (2,8% sul totale di quelli prelevati), a fronte di 31 nel 2022. Anche il numero di aree interessate da queste difformità (36) è risultato molto superiore al 2022 (22), così come la lunghezza di costa (oltre 41 km nel 2023, 23 km nel 2022) ed i casi di inquinamento con concentrazioni microbiche particolarmente elevate (14 nel 2023, 8 nel 2022).

Le maggiori criticità sono dovute a una stagione meteorologica diversa rispetto alle estati estremamente siccitose del biennio 2021-22, con precipitazioni abbondanti e diffuse nei mesi di maggio e giugno: in questo periodo si sono rilevati quasi 2 episodi di nquinamento su 3.
Il legame tra le piogge e i divieti temporanei di balneazione è ben noto e, per certi versi, di problematica soluzione. Infatti, se molte criticità del sistema di collettamento e depurazione (difetti di progettazione; scarsa e/o cattiva manutenzione e/o obsolescenza di impianti e condotte; carenze infrastrutturali; abusivismo, ecc.), ossono essere risolti con tempi ed investimenti economici consistenti, le modifiche introdotte da cambiamenti climatici sempre più rapidi e impattanti, come, ad esempio, l’alternanza di siccità e “bombe d’acqua” o vere alluvioni, impongono un ripensamento dei modelli di sviluppo del territorio e di gestione delle emergenze. Da questo punto di vista, almeno per minimizzare i rischi per la salute dei bagnanti e gli impatti sulle attività economiche legate alla balneazione, è necessario sempre di più che sia promosso l’utilizzo delle ordinanze di divieto temporaneo in via preventiva (le cosiddette ordinanze preventive), che sono lo strumento più idoneo per gestire queste situazioni di ragionevole certezza di inquinamento con tempistiche che permettano di limitare i rischi per la salute pubblica.

Nonostante le maggiori criticità, al termine della stagione 2023 la classificazione delle aree di balneazione si è mantenuta a un livello molto elevato con il 95,3% delle aree (263 su 276) ed il 98,3% dei km di costa controllati in classe “eccellente”, risultati identici a quelli del 2022.
In realtà, però, ferme restando le aree “eccellenti”, quelle in classe “buona” diminuiscono (da 12 a 10) e aumentano quelle in “sufficiente” (da 1 a 3), a causa di concentrazioni talvolta molto elevate dei parametri microbiologici.

Nel 2023 sono stati controllati anche gli 11 divieti permanenti per motivi igienico-sanitari presenti in Toscana e i risultati hanno mostrato un leggero peggioramento rispetto al biennio precedente con quasi il 40% dei campioni (26 su 67 totali) con valori al di fuori dei limiti normativi, concentrazioni batteriche mediamente superiori ed alcuni episodi di maggiore inquinamento (alla foce del Parmignola, della fossa Maestra e del Magliano) con valori decine di volte superiori ai limiti.

È stata sufficiente una stagione leggermente più piovosa (per quanto molto calda) per evidenziare che non vi sia stato un vero risanamento dei tratti inquinati e non si intravedono ancora le condizioni per una loro riapertura alla balneazione o, almeno, per l’eliminazione del divieto permanente per motivi igienico-sanitari. In alcuni di questi tratti, inoltre, vengono veicolati scarichi di tipo industriale che, pur apportando contaminazioni microbiche non importanti, costituiscono un rischio per la salute pubblica e richiedono di mantenere il divieto precauzionale.
 

Il monitoraggio di Ostreopsis ovata

In tutta l’estate 2023, in Toscana non si è rilevato alcun vero episodio di proliferazione (la cosiddetta “fioritura”) della microalga potenzialmente tossica Ostreopsis ovata e, come accaduto in precedenza, non vi è stata alcuna segnalazione di malesseri.
Il solo caso che avrebbe potuto dare seguito ad una vera fioritura nel 2023 è stata rilevato in un punto a Marina di Massa (OST-MS5), durante il controllo del 7 settembre, quando la concentrazione in colonna d’acqua (18.640 cell/L) ha leggermente superato il valore di allerta (10.000 cell/L) ma, a quel punto della stagione, le condizioni climatiche non ne hanno consentito un ulteriore sviluppo. In tutti gli altri punti di controllo e negli altri periodi i valori sono sempre stati molto contenuti.

È disponibile anche la versione sfogliabile della pubblicazione (sito Web esterno, si apre in una nuova finestra)

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