Il controllo delle acque di balneazione - Stagione 2022
Anno di pubblicazione: 2023
A cura di: ARPAT, Settore Indirizzo Tecnico della Attività
In collaborazione con:
Pagine: 62
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La stagione balneare 2022 è stata caratterizzata da un’elevata qualità delle acque anche se i casi di non conformità sono stati più numerosi di quelli del 2021, ma inferiori rispetto agli anni precedenti, a conferma di un consolidato miglioramento: 31 campioni totali non hanno rispettato i limiti (1,8% sul totale di quelli prelevati), a fronte di 19 nel 2021, 38 nel 2020, 47 nel 2019 e 51 nel 2018. Il numero di aree interessate da queste difformità (22) è risultato poco superiore al 2021 (17), ma inferiore a 2020 (30) e 2019 (37), così come la lunghezza di costa (23 km nel 2022, 16 km nel 2021, più di 30 km nel 2020 e 39 km nel 2019).
In generale, la gran parte dei casi di contaminazione delle acque di balneazione (21 su 31) si sono rilevati nella parte finale della stagione, tra la metà di agosto e settembre, perché il 2022 è stato caratterizzato da un lungo periodo di precipitazioni scarse o assenti (da maggio in poi).
Tuttavia, nel momento in cui si sono presentate le prime perturbazioni, caratterizzate da eventi intensi, improvvisi e localizzati (delle vere “bombe d’acqua”), hanno creato seri problemi a tutto il sistema di collettamento e depurazione delle acque reflue (scarichi), che lungo la costa toscana soffre da tempo di varie criticità (difetti di progettazione; scarsa e/o cattiva manutenzione e/o obsolescenza di impianti e condotte; carenze infrastrutturali; commistione tra acque nere e bianche; abusivismo, ecc.), che interferiscono con la qualità delle acque di balneazione. Inoltre, anche nei casi in cui sono state mandate comunicazioni dettagliate da parte dei gestori (in particolare da ASA S.p.A.) sull’attivazione di scolmatori e by-pass conseguenti a piogge intense, solo pochi Comuni competenti hanno ritenuto di emettere un divieto preventivo nelle acque di balneazione interessate, ma si è atteso che arrivassero i
risultati analitici di ARPAT, decretando il divieto quando era passato il momento di massimo rischio per la salute dei bagnanti.
Per una migliore gestione di queste situazioni, sarebbe auspicabile un maggior coordinamento tra tutti i soggetti (Regione, Comuni, gestori del servizio idrico, consorzi di bonifica, ecc.) per evitare che si attuino comportamenti e procedure disomogenee su tutto un territorio interessato da uno stesso fenomeno, ferme restando le singole competenze per risolvere eventuali carenze e per prevenire o limitare i rischi per la salute pubblica.
La qualità delle aree di balneazione nel 2022 si è mantenuta ad un livello molto elevato con il 95,3% delle aree (264 su 277) ed il 98,6% dei km di costa controllati che si colloca in classe “eccellente”, con dei risultati quasi identici a quelli del 2021, quando le aree erano state il 96% ed i km di costa il 98,9%, molto simili al biennio 2018-19.
Le 12 aree in classe “buona” sono concentrate nel litorale apuo-versiliese (6 aree) ed in quello livornese (4 aree) ed il leggero peggioramento è stato determinato da 4 aree passate da “eccellente” a “buona” (4 aree) e 1 da “buona” a “sufficiente” (Salivoli), compensate solo in parte da 2 miglioramenti da “buona” a “eccellente” ed 1 da “scarsa” a “buona” (Rio Felciaio), restando in classe “buona” ben 7 delle precedenti 10 aree.
In diversi casi (8) le aree non eccellenti (61%) sono interessate più o meno direttamente da foci di corsi d’acqua, lungo tutta la costa toscana, ma in Versilia queste situazioni si sono ridotte alle sole zone di influenza del fosso Fiumetto. Da notare che per l’area di “Salivoli” in comune di Piombino si tratta del secondo peggioramento di classe in 2 anni (era “eccellente” nel 2020), mentre l’area “Rio Felciaio”, sottoposta a divieto temporaneo per l’intera stagione balneare, migliora di 2 classi (da “scarsa” a “buona”) nello stesso anno perché escono dal quadriennio della nuova classificazione i dati 2018 con ben 3 episodi di contaminazione. Solo le aree del litorale pisano e quelle della provincia di Firenze (lago di Bilancino e laghetti Renai), sono risultate tutte in classe “eccellente” (100%), come negli ultimi anni.
Il monitoraggio di Ostreopsis ovata
Per il terzo anno consecutivo, in Toscana si è rilevato almeno un episodio di proliferazione (la cosiddetta “fioritura”) della microalga potenzialmente tossica Ostreopsis ovata, ma, come accaduto in precedenza, anche nel 2022 non vi è stata alcuna segnalazione di malesseri. La fioritura nel 2022 è stata rilevata tra metà giugno e luglio sia lungo il litorale apuano (72.000 cell/L nel punto OST-MS5 il 13/06/2022) che in quello pisano (il 22 giugno in OSTPI2 e OST-PI3 e il 6 luglio in OST-PI1 dove si è raggiunto il valore più elevato di 125mila cell/L), con modalità leggermente diverse, ma, in entrambi i casi, dopo pochi giorni la proliferazione è terminata, probabilmente a causa di qualche modifica delle condizioni climatiche, e non si è più ripresentata.
In tutti gli altri punti di controlli e negli altri periodi i valori sono sempre stati molto contenuti, per quanto la presenza della microalga sia stata quasi costante ed in qualche momento nel litorale apuano (11 luglio e 8 agosto) le concentrazioni siano tornate leggermente a salire oltre qualche migliaio di cell/L.
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