Il controllo delle acque di balneazione - Stagione 2020
Anno di pubblicazione: 2021
A cura di: Guido Spinelli - ARPAT, Area Vasta Costa
In collaborazione con:
Pagine: 64
Prezzo: 0 €
L'anno 2020 è stato caratterizzato dall'emergenza sanitaria COVID-19 e anche le attività connesse alla balneazione ne hanno subito le conseguenze: in relazione alle misure di prevenzione contenute nele disposizioni nazionali e regionali, le attività balneari - intese ai sensi dell’articolo 2 della direttiva 2006/7/CE quali attività che possono prevedere un numero congruo di bagnanti - sono state posposte al 27 maggio, data di vigenza delle linee guida regionali specifiche per le attività turistiche (stabilimenti balneari e spiagge) posticipando di fatto l’inizio della stagione di campionamento delle acque di balneazione al mese di maggio, periodo in cui è stato possibile effettuare le attività di monitoraggio in sicurezza. ARPAT ha quindi controllato almeno mensilmente, da maggio a settembre, tutte le acque di balneazione della Toscana, effettuando misure, prelievi e analisi microbiologiche per determinare l’idoneità alla balneazione.
La stagione balneare 2020 è stata caratterizzata, come negli ultimi anni, da una elevata qualità delle acque e da una ulteriore dimuninuzione dei casi di non conformità rispetto al 2019 e 2018. Su 1.455 controlli totali effettuati, il 91,9% è risultato conforme, solo 38 i non conformi (erano stati 47 nel 2019, 51 nel 2018. La qualità delle aree di balneazione nel 2020 si è mantenuta ad un livello “eccellente” con il 98,5% delle aree (271 su 275) ed il 99,7% dei km di costa controllati che si colloca in questa classe, confermando un miglioramento significativo sia rispetto al 2019, al 2018 ed al quadriennio precedente 2014-17 (93% delle aree). Questo buon risultato a fronte di un aumento dei casi di inquinamento è stato possibile anche in virtù dell’applicazione, in molti casi, della procedura di inquinamento di breve durata che permette la sostituzione, nel calcolo della classificazione, dei valori superiori ai limiti e del fatto che, in altri casi, si tratta di prelievi effettuati al di fuori di quelli programmati. Le zone non eccellenti sono spesso localizzate in prossimità di sbocchi a mare di corsi d’acqua. Gli apporti potenzialmente inquinanti da parte di corsi d’acqua nei quali affluiscono acque non depurate (scolmatori di piena e by-pass, scarichi abusivi, rotture nella rete fognaria, ecc.), soprattutto durante eventi piovosi, sono probabilmente la stessa problematica che interessa i due caso di classe “sufficiente”, quello di “Rio Felciaio” e “Accademia Sud” a Livorno (“sufficiente”), per la presenza di problemi nella rete fognaria in tratti tombati dei corsi d'acqua.
Il monitoraggio delle fioriture algali di Ostreopsis ovata è stato eseguito da giugno a settembre 2020, in tutti i punti previsti del litorale della costa toscana, e solo di rado si sono create condizioni ambientali favorevoli (temperature elevate e scarso idrodinamismo) alla proliferazione di O. ovata lungo il litorale toscano e non sono mai state molto durature, perché, anche in piena estate, si sono manifestati episodi di instabilità meteorologica (piogge e mareggiate). Sebbene i valori riscontrati siano stati in alcuni casi molto elevati, questi non hanno determinato alcuna allerta sanitaria in quanto non sono stati associati a “condizioni meteo- marine favorevoli ad uno sviluppo della fioritura per un prolungato periodo”, come richiesto dalle nuove linee guida di ISS.
È disponibile anche la versione sfogliabile della pubblicazione (sito Web esterno, si apre in una nuova finestra)