Il controllo delle acque di balneazione - stagione 2012
Anno di pubblicazione: 2013
A cura di: Alessandro Franchi, ARPAT – Coordinatore Commissione Acque , Antonio Melley, ARPAT – Settore Indirizzo Tecnico delle Attività
In collaborazione con: Monica Casotti, Gigliola Ciacchini – Dipartimento di Massa Carrara , Gilberto Baldaccini, Chiara Rustighi – Settore Versilia-Massaciuccoli (Dip.to di Lucca) , Gioia Benedettini – U.O. Biologia di Pisa , Andrea Bernini, Lucia Rocchi – Dipartimento di Livorno , Patrizia La Malfa, Roberto Pietrini – Dipartimento di Piombino-Elba , Elena Di Capua, Giancarlo Sbrilli – Dipartimento di Grosseto , Gloria Innocenti – Dipartimento di Firenze
Pagine: 70
Prezzo: 0 €
A partire dalla stagione 2010 è stata data piena applicazione della nuova direttiva europea sulle acque di balneazione (2006/7/CE), recepita in Italia con il D.Lgs 116/08 e il DM 30/03/10, che innova sostanzialmente tutto il sistema di controlli in questo settore: è stata introdotta la “classificazione” di qualità delle acque di balneazione e gli accertamenti previsti dalla normativa precedente (DPR 470/82 e smi) sono sostituiti da 2 parametri microbiologici (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali), introducendo la valutazione del rischio e la gestione delle aree, ecc.
I cambiamenti normativi non hanno modificato il giudizio di qualità elevata già attribuito alle acque di balneazione della Toscana, come dimostrano, ad esempio, i casi di campioni non conformi ai limiti, risultati, nel 2012, l’1.9% di tutti quelli raccolti, in linea con il passato (nel periodo 2000-2011 tra 2.7% e 1.6%). In particolare, effettuando il confronto col 2011 (l’altra stagione nella quale è stata applicata completamente la nuova normativa), si evidenzia una situazione sostanzialmente equivalente: nel 2011 i campioni routinari non conformi (divieti temporanei) sono stati 30 (1.6%), distribuiti in 25 aree per un’estensione complessiva di quasi 30km di costa, mentre nel 2012 sono stati 31 (1.9%), in 29 aree su meno di 26km di costa.
Anche la classificazione conferma nel 2012 un livello “eccellente”, dato che oltre il 91% delle aree (242) ed oltre il 96% dei km di costa controllati si colloca in questa classe, con solo 2 casi di scarsa qualità, corrispondenti a meno di 600m.
Rispetto al 2011 la situazione è rimasta sostanzialmente invariata, dato che i casi di miglioramento sono compensati da altrettanti peggioramenti, con un numero di aree in classe buona o eccellente quasi uguale (258 nel 2011 e 256 nel 2012).
Gli unici casi di qualità “scarsa” sono la “Foce fosso dell’Abate” a Camaiore (segna il confine comunale con Viareggio) e quella denominata “Canaletto” a Piombino (in zona Salivoli), per le quali sono noti da tempo i fattori di criticità. In particolare, sulle condizioni dei fossi della Versilia e sull’impatto che questi provocano nelle acque di balneazione, è stata svolta una indagine approfondita, con il coinvolgimento dei Comuni, che ha evidenziato come la contaminazione dipenda, in massima parte, da scarichi abusivi o da impianti di trattamento carenti, soprattutto in concomitanza di piogge intense.
È disponibile anche la versione sfogliabile della pubblicazione (sito Web esterno, si apre in una nuova finestra).