Monitoraggio delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile 2013-2015
Anno di pubblicazione: 2016
A cura di: Alessandro Franchi - ARPAT, Direzione tecnica , Susanna Cavalieri - ARPAT, Direzione tecnica
In collaborazione con:
Pagine: 46
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La proposta di classificazione delle acque superficiali, destinate alla potabilizzazione (da non confondere con le acque potabili), viene effettuata su un arco temporale di tre anni, e per quanto riguarda la metodologia di calcolo secondo quanto disposto nella parte III All 2 del D.Lgs 152/06.
È opportuno ricordare che tale parte è rimasta immutata dal 1982, in quanto il DRP 515 del 1982 non è stato aggiornato da nessuna norma in materia ambientale. Nell’ultimo decennio, si è dovuto inserire un’ulteriore classificazione denominata SubA3, quando uno o più parametri determinati nel punto di monitoraggio superano i limiti previsti per la classe A3, quindi con caratteristiche qualitative inferiori alla classe A3.
Generalmente il numero di campionamenti e di conseguenti analisi risulta compreso fra 6 e 36 nell’arco del triennio; questa variabilità è dovuta in parte alle condizioni climatiche con mesi di secca tale da non permettere il campionamento, altre cause sono legate all’accessibilità dei punti di campionamento, in zone remote o in precarie condizioni di sicurezza.
Nel corso del triennio ARPAT ha controllato 114 stazioni di monitoraggio rappresentative di altrettanti corpi idrici superficiali, distribuiti soprattutto nelle province di Firenze, Pistoia ed Arezzo. Le stazioni controllate da ARPAT sono quelle indicate dalla Regione Toscana su proposta dei Gestori del Servizio Idrico Integrato (SII). Nel 2015 è stata revocata l’autorizzazione per 5 corpi idrici per rinuncia del Gestore del Servizio Idrico Integrato. La proposta di attribuzione di classe sulla base di monitoraggi effettuati nel triennio 2013-2015 è stata elaborata tenendo conto di oltre 3254 campioni per un totale di oltre 250.000 determinazioni analitiche suddivise tra parametri di gruppo 1 e 2 (chimico fisici e nutrienti) e parametri di gruppo 3 (sostanze pericolose quali metalli).
I dati raccolti dalla rete di monitoraggio confluiscono nella banca dati delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile - POT.
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