Monitoraggio acque marino costiere della Toscana - triennio 2019-2021
Anno di pubblicazione: 2022
A cura di: ARPAT, Area Vasta Costa - Settore Mare
In collaborazione con:
Pagine: 92
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La classificazione dei corpi idrici costieri viene determinata in base allo stato ecologico (DM 260/2010 e ss.mm.ii.) e allo stato chimico (D.Lgs. 172/2015 e DGRT 264/2018). La rete di monitoraggio è stata pianificata in accordo con la Regione Toscana (DGRT 608/2015) e comprende, per ciascun corpo idrico, uno o più siti di campionamento, per un totale di 19 stazioni e 16 corpi idrici.
Lo stato ecologico descrive la qualità delle acque integrando le informazioni provenienti dagli Elementi di Qualità Biologica - EQB (biomassa fitoplanctonica, macroalghe, macrozoobenthos e Posidonia oceanica) con quelle ottenute dagli elementi chimico-fisici a sostegno (indice TRIX) e dagli inquinanti chimici non prioritari (tabella 1/B D.Lgs 172/2015). L’elaborazione definitiva dello stato ecologico di un corpo idrico avviene alla fine di un triennio, quando è possibile effettuare la media dei risultati ottenuti in 3 anni di campionamento per la biomassa fitoplanctonica e per il TRIX e il completamento dei monitoraggi per il calcolo di tutti gli altri EQB che hanno cadenza triennale. I possibili livelli di classificazione sono 5, in ordine decrescente di qualità ambientale: “Elevato”,“Buono”, “Sufficiente”, “Scarso”, “Cattivo”.
Lo stato ecologico del triennio 2019-2021 risulta Elevato/Buono per tutti i corpi idrici indagati, ad eccezione di Costa del Serchio e Costa Albegna, che risultano essere in classe Sufficiente. Anche il triennio precedente è stato caratterizzato da 2 corpi idrici in classe sufficiente (Costa Rosignano e Costa dell’Albegna) e il resto in classe Elevato/Buono. Diversa la situazione nel triennio 2013-2015, nel quale metà dei copi idrici risultavano in classe Sufficiente mentre l’altra metà aveva un giudizio di qualità ambientale Buono.
Il giudizio di qualità ecologica dei corpi idrici della Toscana per il triennio 2019-2021 risulta essere per il 25% Elevato, per il 63% Buono e per il 12% Sufficiente.
Lo stato chimico descrive la qualità dei corpi idrici in base alla presenza di sostanze chimiche prioritarie nelle acque e nel biota (tabelle 1/A del D.Lgs 172/2015). I possibili livelli di classificazione sono 2: “Buono” o “Mancato conseguimento dello stato buono”.
Nella matrice acqua, nel 2019 il mercurio non risponde ai requisiti richiesti dalla normativa (D.Lgs 172/2015 e DGRT 264/2018) in Costa pisana, e nel 2019 e nel 2020 in Costa del Cecina. Le concentrazioni di benzo[ghi]pirilene superano l’SQA-MA in Costa Piombino nel 2020 e Costa dell’Ombrone nel 2021, mentre il di(2-etilesilftalato) risulta eccedere la concentrazione dello standard di qualità ambientale in Costa Albegna nel 2020.
Per quanto riguarda il parametro Tributilstagno e composti non sono stati rilevati superamenti del SQA-CMA, mentre solo Costa pisana, nel 2019, e Costa del Serchio, in tutti e tre gli anni del triennio in esame, risultano non conformi per il superamento del SQA-MA.
Tutte le altre sostanze dell’elenco di priorità risultano inferiori allo standard ambientale e per lo più le loro concentrazioni sono al di sotto del limite di quantificazione. La percentuale dei corpi idrici che sono classificati come mancato conseguimento dello stato chimico Buono per la matrice acqua nel triennio 2019-2021 è del 44%, contro il 100% del triennio precedente.
Le analisi condotte sugli organismi di Mytilus galloprovincialis e Donax trunculus indicano che le concentrazioni rilevate per:
- fluorantene e benzo[a]pirene sono, in tutte le stazioni monitorate, minori del limite di quantificazione o dello standard di qualità ambientale;
- diossina e composti diossina-simili risultano superiori allo SQA-MA solo nel corpo idrico Costa Argentario, nel 2021.
Le analisi nei pesci per determinare la presenza di sostanze dell’elenco di priorità hanno indicato che:
- il mercurio supera gli standard di qualità ambientali in tutti i corpi idrici monitorati;
- l’acido perfluorottansolfonico (PFOS) è stato rilevato con valori superiori allo standard di qualità ambientale solo in alcuni corpi idrici e non in tutti gli anni in esame (Costa Pisana, Costa livornese, Costa del Cecina, Costa Punt’Ala, Costa dell’Ombrone, Costa dell’Uccellina e Costa dell’Argentario);
- l’esaclorobenzene presenta superamenti dello standard ambientale nei corpi idrici di Costa Rosignano (2020 e 2021), Costa dell’Uccellina (2019 e 2020), Costa Punt’Ala (2021) e Costa dell’Argentario (2021);
- le concentrazioni dei composti Difenileteri bromurati PBDE risultano essere superiori allo standard di qualità ambientale in tutti i corpi idrici toscani;
- i PCDF+PCDD+PBC-DL superano lo standard di qualità ambientale nel periodo 2019-2021 in quattro corpi idrici: Costa livornese (2019), Costa Follonica (2021), Costa Punt’Ala (2020 e 2021) e Costa Argentario (2021), confermando, in questo ultimo caso, quanto già rilevato dalle analisi di questi composti nei mitili;
- il dicofol, l’esaclorobutadiene e il DDT risultano conformi in tutti i corpi idrici indagati in tutti e tre gli anni in esame.
Integrando i risultati ottenuti dal monitoraggio delle acque superficiali e del biota il 100% dei corpi idrici monitorati della Toscana risulta essere in uno stato chimico Non buono.
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