Linee guida per la predisposizione di una rete di monitoraggio delle acque sotterranee in impianti produttivi
Anno di pubblicazione: 2024
A cura di: ARPAT
In collaborazione con: Ordine dei geologi della Toscana, Commissione Ambiente
Pagine: 27
Prezzo: 0 €
Questo lavoro è stato elaborato dalla Commissione Ambiente dell’Ordine dei Geologi dellaToscana, con lo scopo di affrontare in maniera sistematica e puntuale le tematiche di natura ambientale e salvaguardia del territorio. La Commissione ha la funzione di approfondire, studiare e discutere in merito alle problematiche ambientali ritenute più urgenti, con l’obiettivo di fornire supporto agli iscritti e interpretazioni tecniche frutto di un lavoro di gruppo.
Partendo dall’analisi di documentazione precedente in materia di monitoraggio delle acque sotterranee, è stato redatto uno strumento operativo unico, utile a realizzare e mettere a regime una rete di monitoraggio qualitativo delle acque sotterranee in corpi idrici a media e bassa permeabilità, che per le loro caratteristiche peculiari poco si adattano alle normali procedure di campionamento degli acquiferi produttivi. In tali contesti le condizioni idrodinamiche e idrogeochimiche sono infatti tali da rendere spesso problematici il campionamento e l’interpretazione dei dati, specialmente se confrontati con gli attuali limiti normativi.
Dopo aver indicato i metodi per una corretta realizzazione e gestione dei presidi di monitoraggio nei sistemi suddetti, si riporta un paragrafo dedicato all’interpretazione preliminare dei dati idrogeochimici, che serva da traccia per le valutazioni più approfondite e sito-specifiche. É infatti grazie alla corretta valutazione dello stato idrochimico e idrodinamico ricavato dal monitoraggio analitico e alle indagini effettuate su ogni presidio di monitoraggio che potranno essere distinti i vari fenomeni che determinano lo stato di qualità delle acque sotterranee.
Il documento non ha alcuna volontà impositiva ma vuole solo fornire indirizzi di buona tecnica da impiegare nelle attività di caratterizzazione e certificazione dello stato di qualità sito-specifico, per quanto riguarda la matrice acque sotterranee del sottosuolo, sottolineando in particolar modo la
necessità nei sistemi a bassa permeabilità di indagare la potenziale contaminazione direttamente
alla sorgente piuttosto che laddove si ha l’emergenza della contaminazione ormai migrata.
Per questo motivo è stato intrapreso un percorso di partecipazione e condivisione con ARPAT,
inserendo la proposta nell’ambito dell’accordo quadro OGT-ARPAT in merito a iniziative comuni nella formazione, ricerca, elaborazione e diffusione della conoscenza nel campo ambientale. In particolare il presente documento è stato valutato internamente all’Agenzia dalla Commissione Bonifiche e dalla Commissione Sistemi Produttivi che ne hanno confermato la validità di utilizzo e dunque potrà essere utilizzato come guida per i professionisti che si occupano di progettazione e analisi dei sistemi di monitoraggio delle acque sotterranee.