Fitofarmaci – Proposta di un indicatore di pressione elaborando proprietà ambientali e dati di utilizzo dei prodotti fitosanitari
Anno di pubblicazione: 2015
A cura di: A. Franchi, ARPAT-Direzione Tecnica
In collaborazione con:
Pagine: 84
Prezzo: €
Indice non disponibile
L’indicatore di pressione che viene proposto vuole migliorare quello comunemente utilizzato per caratterizzare l’impatto da attività agricola, corrispondente al dato quantitativo di impiego di prodotti fitosanitari in un determinato territorio, introducendo una sorta di “peso specifico ambientale” moltiplicativo, utile per caratterizzare meglio la pressione esercitata sull’ambiente dai fitofarmaci impiegati e rendere meglio confrontabili quantità derivanti da prodotti diversi caratterizzati da un diverso comportamento e destino ambientale.
Nel report, l’indicatore proposto è stato impiegato su scala regionale e nazionale per una ricognizione attraverso gli ultimi 15 anni, dell’andamento quali-quantitativo relativo all’ impiego, in Toscana ed in Italia, dei fitofarmaci a base di composti organici di sintesi, finalizzata a valutare l’impatto potenziale e quindi la sostenibilità in termini ambientali su vari recettori e varie matrici.
Potendo disporre di dati di impiego reali, l’indicatore può trovare un’utile applicazione anche a scala più ridotta come supporto ad esempio nella fase progettuale di pianificazione territoriale o settoriale finalizzata ad una maggiore tutela ambientale e come strumento di monitoraggio e di valutazione del risultato di strategie sostenibili in ambito agricolo.
La disponibilità di dati di impiego dei fitofarmaci affidabili e solleciti rimane purtroppo in Italia un problema irrisolto da anni. I dati di vendita SIAN sono disponibili con 2 anni di ritardo e sono sottostimati rispetto al dato reale. Il registro dei trattamenti, previsto dalla normativa, rimane un foglio di carta nel cassetto dell’azienda e le informazioni contenute non circolano.
La carenza è nota da tempo a chi opera sul territorio, sarebbe migliorabile ad esempio attraverso l’informatizzazione dei registri di trattamento, ma questa esigenza sembra poco percepita a livello amministrativo centrale. L’informazione che si potrebbe ricavare dai registri di trattamento consentirebbe fra l’altro di ottimizzare e aggiornare prontamente i profili di analisi dei soggetti preposti, a vario titolo, al controllo o alla gestione delle risorse idriche.
È disponibile anche la versione sfogliabile della pubblicazione (sito Web esterno, si apre in una nuova finestra)