Attuazione della Strategia Marina in Toscana
Anno di pubblicazione: 2014
A cura di: Fabrizio Serena - ARPAT
In collaborazione con:
Pagine: 90
Prezzo: 0 €
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La biodiversità in ambiente pelagico è stata indagata relativamente al fitoplancton, allo zooplancton ed ai nutrienti per supporto, mentre sul fondo marino sono state oggetto di studio le biocenosi a coralligeno, a corallo rosso, corallo bianco ed a rodoliti.
I rifiuti marini sono stati quantificati sia a livello dei litorali, sia a livello dei fondali marini, sia nell’ambiente pelagico per quanto riguarda le microplastiche e il contenuto di ftalati. In sintesi, ricalcando lo schema della Marine Strategy Framework Directive (MSFD), oggetto di tale relazione sono i seguenti cinque punti:
Biodiversità
- habitat pelagico (SottoProgramma 1.1)
- habitat del fondo marino (SottoProgramma 1.2)
Rifiuti marini
- marine litter depositato sui fondali (SottoProgramma 10.1)
- marine litter lungo la costa (SottoProgramma 10.2)
- micro-marine litter (SottoProgramma 10.3)
Più in particolare il Protocollo d’Intesa del 18/12/2012 ha definito il Piano di Attività delle
Regioni della Sottoregione Mediterraneo Occidentale che prevede i seguenti target (tra
parentesi il capitolo in cui sono trattati nel rapporto relazione):
- Distribuzione ed estensione degli habitat bentonici – Coralligeno (cap.3)
- Abbondanza relativa e/o biomassa - habitat pelagici (cap.2)
- Rifiuti antropici spiaggiati (cap.5)
- Microplastiche in superficie e nella colonna d’acqua (cap.6)
- Rifiuti antropici sul fondo marino (cap.4)
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