Area geotermica del Monte Amiata - Monitoraggio della qualità delle acque superficiali, sotterranee e sorgenti - Anni 2013-2015
Anno di pubblicazione: 2016
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Pagine: 30
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ARPAT effettua, tramite i Dipartimenti provinciali di Siena e Grosseto, il monitoraggio della falda acquifera del Monte Amiata a partire dal 2002, nell'ambito del piano di controllo delle acque sotterranee promosso dalla Regione Toscana e in ottemperanza al Dlgs n.152/2006.
Il piano di monitoraggio oggetto del presente documento, è distinto dal succitato piano di controllo trattandosi delle attività svolte da ARPAT, Settore Geotermia, come verifica del monitoraggio svoltoda ENEL GP.
Il presente piano di monitoraggio, sebbene distinto dal piano di controllo generale di cui al Dlgs 152/2006, ne costituisce di fatto una integrazione poiché aumenta i punti di controllo della falda acquifera e, in più, monitora anche acque superficiali e profonde del Monte Amiata.
I controlli sono stati svolti presso:
- 8 stazioni di acque superficiali (PAS) localizzate nei comuni di Piancastagnaio e Santa Fiora
- 9 stazioni di acque di falda (PAF), delle quali tre coincidenti con il piano di controllo generale localizzate nei comuni di Castiglione d’Orcia, Abbadia S.Salvatore, Piancastagnaio, Castel del Piano, Santa Fiora e Arcidosso;
- 4 piezometri, Pz6, Pz7, dal Settembre 2014 il Pz4 e dal Luglio 2015 il Pz9, tutti nel comune di Santa Fiora (GR) eccetto Pz9 ubicato in Comune di Abbadia San Salvatore (SI);
- 3 punti di prelievo in località Merigar nel comune di Santa Fiora (GR).
Per tutti i parametri determinati, apparentemente non sono registrati dati anomali evidenziando, quindi, una sostanziale situazione stazionarietà.