Inceneritori: dati delle emissioni - anno 2013
I risultati dell'attività di controllo svolta in Toscana
La sintesi degli esiti dei controlli analitici effettuati da ARPAT sui principali impianti di incenerimento di rifiuti urbani, di rifiuti speciali e di combustibile solido secondario.
I valori rilevati sono in genere ampiamente inferiori ai limiti previsti. Emerge però che per due impianti si è verificato il superamento del limite per le Diossine (impianto Scarlino energia), e per le Diossine e gli IPA (impianto Geofor); i valori dei rilevamenti successivi, come specificato nelle note 4 e 6 alla tabella, sono comunque risultati nella norma.
Il rispetto del limite per le diossine rappresenta, anche storicamente, la sfida più impegnativa per i gestori degli impianti. Trattandosi di un inquinante di natura organica e persistente nell’ambiente, la norma impone un limite molto restrittivo, basato sull’applicazione delle migliori tecniche disponibili e che persegue l’obiettivo di contenere al minimo nel lungo periodo l’immissione nell’ambiente di tali sostanze. Per periodi limitati di tempo il superamento dei valori fissati dalla normativa non necessariamente rappresenta un pericolo per la salute.
Per approfondire questo tema è possibile consultare la sezione sugli impianti di gestione dei rifiuti. Estratto dall'annuario dei dati ambientali 2014.