Depuratori di reflui urbani maggiori di 2000 abitanti equivalenti (AE) - anno 2020
Controlli di conformità dei parametri indicati nell'art. 128 del D.Lgs. 152/06
Il controllo degli scarichi da impianti di depurazione di reflui urbani maggiori di 2000 abitanti equivalenti (AE) viene effettuato ai sensi dell’articolo 128 del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. secondo i criteri indicati al punto 1.1 dell’allegato 5 alla parte III.
ARPAT annualmente controlla lo scarico finale finale, e quando previsto il refluo in ingresso, degli impianti di depurazione con potenzialità d’impianto maggiore di 2.000 AE; tale attività negli ultimi anni viene svolta in collaborazione con i Gestori del Servizio Idrico Integrato nell’ambito del Protocollo delegato, ad eccezione della provincia di Massa Carrara, sulla base di quanto previsto dal Regolamento regionale 46/R/2008 per i controlli delegati.
I parametri di Tab. 1 e Tab. 2 (BOD5, COD e solidi sospesi) vengono effettuati per circa il 25% dall’Agenzia, e il resto è demandato al Gestore.
Per i parametri di Tab. 3 le cosiddette sostanze pericolose vengono ricercate da ARPAT, in base anche alla formulazione degli atti autorizzativi.
Per garantire un livello di omogeneità tra le determinazioni dell’Agenzia e quelle dei Gestori, entrambi i laboratori partecipano ai circuiti di intercalibrazione.
Nel 2020, su un totale di 171 impianti controllati, in 46 sono state riscontrate varie tipologie di irregolarità che hanno prodotto una sanzione amministrativa o una comunicazione di notizia di reato, in linea con quanto evidenziato negli anni precedenti.
Per approfondire questo tema è possibile consultare le pagine sui depuratori e la pubblicazione Il controllo dei depuratori di acque reflue urbane nel 2020.
Estratto dall'annuario dei dati ambientali 2021.