Tina Merlin
Nata in provincia di Belluno nel 1926, durante l’adolescenza aderisce alla lotta partigiana, i cui avvenimenti ispireranno la raccolta di racconti Menica e le altre (1957). Nel dopoguerra inizia a scrivere racconti che sono pubblicati su “Noi donne” e diviene, successivamente, giornalista de “L’Unità”, sulle cui pagine scriverà fino al 1967.
Nel 1959, in seguito ai suoi articoli di denuncia contro la costruzione della diga del Vajont, subisce un processo per “diffusione di notizie false e tendenziose” che si conclude con l’assoluzione.
Dopo una breve parentesi lavorativa all’estero, riprende la collaborazione con L’unità da Vicenza, per poi trasferirsi a Milano e poi a Venezia. Collabora con vari periodici: Noi donne, Vie nuove, Rinascita, Patria indipendente, L’uomo e l’ambiente (di cui è direttrice), Veneto emigrazione, Vie nuove dell’agricoltura.
Nel 1965 è socia fondatrice e per lungo tempo membro del Direttivo dell’Istituto Storico Bellunese della Resistenza, e collabora alla sua rivista "Protagonisti" con saggi e interventi sulla storia della resistenza e la partecipazione delle donne, e sulla società locale tra guerra e dopoguerra.
Dopo un anno di malattia Tina Merlin si spegne nel 1991. Nel 1992 nasce l’Associazione culturale che porta il suo nome. A testimone del suo impegno civile, che accompagnò sempre la sua professione di giornalista, restano, oltre i suoi articoli e interventi, i volumi dedicati alle lotte degli operai tessili - Avanguardia di classe e politica delle alleanza- e dei ceramisti -Siamo tutti una famiglia.
Nel 1983, esattamente venti anni dopo la catastrofe, finalmente Tina Merlin riesce a pubblicare "Sulla pelle viva. Come si costruisce una catastrofe" il libro-denuncia che ispirerà lo spettacolo di Marco Paolini e che avrà il merito di riportare alla memoria la tragedia del Vajont. Così lo stesso Paolini conclude la sua presentazione al volume "L'ho letto nel 1993. La mia copia è piena di sottolineature. La copertina è consumata dai viaggi. Ho preso il mio pugno nello stomaco da Tina, e da allora ho cominciato a raccontare la storia del Vajont, cercando di farlo onestamente, senza per questo essere neutrale. Non credo esista un cronista o uno storico neutrale. Esiste un lavoro ben fatto di inchiesta, di ricerca delle fonti, di ascolto dei punti di vista diversi, ed esiste un lavoro più comodo di chi si accontenta di scrivere belle pagine ad effetto. Non so come, fra altri trent'anni, si racconterà la storia dell'olocausto del Vajont, ma so che se qualcuno lo farà, sarà anche grazie a Tina Merlin.
Le storie non esistono se non c'è qualcuno che le racconta."
Bibliografia
Tina Merlin, Sulla pelle viva. Come si costruisce una catastrofe. Il caso Vajont
Tina Merlin, La rabbia e la speranza
Tina Merlin, Menica e le altre
Tina Merlin, La casa sulla Marteniga
Avanguardia di classe e politica delle alleanze (Roma, Editori Riuniti, 1969)
Siamo tutti una famiglia (Odeonlibri Editrice, Vicenza1982)
AA.VV. Tina Merlin partigiana, giornalista, scrittrice
Siti web collegati
Associazione culturale Tina Merlin
Disastro del Vajont
Filmografia
Marco Paolini, Vajont
Renzo Martinelli, Vajont