Francoise d'Eaubonne
Nasce il 12 marzo 1920 a Parigi; suo padre fu membro del movimento religioso Sillon e simpatizzante dell'anarchismo, sua madre una figlia di un rivoluzionario carlista. La sua infanzia, a Tolosa, venne marcata dal deperimento fisico di suo padre, dovuto al gas al quale venne esposto per scavare trincee durante la guerra nel 1914. All'età di 16 anni fu testimone dell'offensiva della guerra civile spagnola e tre anni più tardi dell'arrivo dei repubblicani in esilio. Tra i 20 e i 25 anni soffrì delle privazioni di quel periodo. La fine della guerra, la liberazione, si presentarono a lei in una stazione ferroviaria a Parigi dove vide gli ebrei sopravvissuti ai campi nazisti. Più tardi volle esprimere i sentimenti che provava in quel periodo della sua vita con l'eloquente titolo "Chienne de Jeunesse".
Le sue esperienze personali insieme alla sua personalità ipersensibile resero critico il suo punto di vista sul mondo e la plasmarono rendendola una militante radicale e femminista.
Già membro del partito comunista francese, nel 1971 fondò, insieme ad altri, il FHAR, il primo movimento rivoluzionario gay francese. In questa veste la d'Eaubonne fu tra la decina di persone presenti alla contestazione di Sanremo del 1971, che segnò la nascita del Fuori! e del primo movimento di liberazione omosessuale italiano. I suoi scritti furono significativi per la primissima fase del movimento lesbico e gay italiano.
Françoise d'Eaubonne, nel suo libro del 1974, Le féminisme ou la mort, coniò il termine "ecofemminismo", nato dall'unione dei pensieri femminista ed ecologista. Per questa nuova filosofia, il comportamento di dominio e di oppressione sulle donne è lo stesso che contribuisce al disastro ambientale. Esiste cioè una stretta relazione fra le donne e l'ambiente, fra le violenze che subiscono le donne e le violenze sull'ambiente (ad opera dell'uomo) e viceversa il reciproco beneficio che traggono dalla buona salute e dal rispetto.
L'ecofemminismo denuncia i rapporti di potere del patriarcato (sotto le sue diverse forme) che alienano le donne e i gruppo sociali di etnia o di classe non dominanti. La prospettiva femminista intende il rapporto con l'ambiente ben al di là dello sfruttamento di risorse o merci: tra tutti gli intenti, valorizza l'importanza sociale e il potenziale politico della vita quotidiana delle donne, del loro impegno socio-ambientale nel cuore della vita domestica come della vita pubblica.
Sulla scorta di questi pensieri, nel 1978, fondò Ecologie-Feminisme, un movimento che ebbe scarso seguito in Francia ma mise radici in Australia e negli Stati Uniti, dove fu creata una cattedra su tale disciplina e la stessa d'Eaubonne fu invitata per tenere conferenze.
La sua vita letteraria e militante intersecò quelle di varie persone influenti del XX secolo, come Colette, Simone de Beauvoir e Jean-Paul Sartre, Jean Cocteau e molti altri. Muore il 3 agosto 2005 a Parigi.
Bibliografia
Filmografia