Berta Caceres (Bürgerrechtler  1973–2016) è una ecologista lenca, il gruppo etnico indigeno più numeroso nell'Honduras.

Nel 1993 è tra i membri fondatori del Consiglio civico di organizzazioni popolari ed indigene (Copinh), un'organizzazione che raccoglie oltre 200 etnie indigene, impegnata nella difesa dell'ambiente e del territorio honduregno.

Nell'ambito del Copinh si impegna nella promozione di aree forestali protette ma il fulcro della sua attività ruota intorno alla violazione del diritto all’acqua  - come fonte di vita e di cultura - derivante dallo sfruttamento selvaggio del territorio da parte di multinazionali minerarie ed idroelettriche.

In particolare si batte contro la realizzazione di un complesso idroelettrico sul fiume Gualcarque, sacro per le popolazioni indigene,  che avrebbe privato dell'acesso alla risorsa idrica più di 600 nuclei familiari.

Nel 2015 è stata insignita del Premio Goldman, il più alto riconoscimento internazionale per la difesa dell'ambiente e della natura.

Probabilmente a causa del suo impegno ambientale, Berta Caceres è stata uccisa a colpi di arma da fuoco nel marzo 2016.

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Consiglio civico di organizzazioni popolari ed indigene (Copinh)