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Linee guida per intervenire sulle attività che producono polveri


A  cura  di  Antongiulio  Barbaro, Franco Giovannini,  Silvia Maltagliati,  ARPAT -  A.F.  Modellistica previsionale

© ARPAT 2009

Coordinamento editoriale:  Silvia Angiolucci, Gabriele Rossi, ARPAT

Copertina: effegiesse

Riproduzione: Litografia IP, Firenze, dicembre 2009

Copertina realizzata in cartoncino che ha ottenuto il marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea - Ecolabel

Presentazione

Nell’ambito delle attività di supporto tecnico che ARPAT svolge per le Amministrazioni locali è emersa l’esigenza di definire uno strumento di quantificazione delle emissioni polverulente, sia per le procedure di autorizzazione alle emissioni che per la VAS e la VIA di specifiche opere e attività. In particolare, l’esigenza è stata posta dalla Provincia di Firenze: in base a tale sollecitazione, e grazie all’impegno dei tecnici dell’Articolazione funzionale “Modellistica previsionale”, ARPAT ha elaborato il documento Linee guida per la valutazione delle emissioni di polveri provenienti da attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico o stoccaggio di materiali polverulenti, recepito con la Deliberazione di Giunta provinciale n. 213/2009.

Le Linee guida propongono metodi di stima delle emissioni di polveri principalmente basati su dati e modelli dell’US-EPA e, tramite il ricorso a tecniche statistiche e di modellazione della dispersione degli inquinanti in atmosfera, definiscono specifiche soglie emissive per valutare l’impatto sulla qualità dell’aria di queste lavorazioni, per modulare opportunamente le misure di mitigazione, ove necessarie, per disporre l’eventuale monitoraggio nelle aree contermini alle lavorazioni, ovvero prescrivere ulteriori approfondimenti quando l’entità delle emissioni risulti particolarmente elevata anche in relazione alla vicinanza con “punti recettori sensibili”.

La Provincia di Firenze ha ritenuto le Linee guida “uno strumento di valutazione preventiva degli impatti dovuti alle emissioni di polveri, tali da rappresentare una semplificazione sia per gli utenti del servizio che per l’Amministrazione nei compiti di autorizzazione e controllo, nonché per i professionisti incaricati di predisporre la documentazione tecnica a tal fine”. Con questo spirito, sono messe a disposizione degli operatori privati e pubblici, su CD, le Linee guida con i relativi allegati e le relazioni preparatorie, oltre ad altra documentazione normativa e tecnica utile per affrontare il problema delle emissioni da attività polverulente.

Sonia Cantoni
Direttore generale ARPAT

dicembre 2009

 

COLLEGAMENTI CON I DOCUMENTI PRESENTI SUL CD:

o   ARPATnews n. 235-09 - Come intervenire sulle attività che producono polveri (9.12.2009)

o   Linee guida per la valutazione delle emissioni di polveri provenienti da attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico o stoccaggio di materiali polverulenti

o   DELIBERAZIONE della Giunta provinciale di Firenze 3/11/2009, n. 213 "Adozione delle Linee guida per la valutazione delle emissioni di polveri provenienti da attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico o stoccaggio di materiali polverulenti"

o   ALLEGATO 1 alla Deliberazione della Giunta provinciale di Firenze 3/11/2009, n. 213: "LINEE GUIDA", Allegato “ISTRUZIONI", Appendice A “IMMAGINI E TERMINI”, Appendice B “ESEMPIO DI APPLICAZIONE" (~3.8 MB)

o   ALLEGATO 2 alla Deliberazione della Giunta provinciale di Firenze 3/11/2009, n. 213: "Relazione tecnica", Appendice A, Appendice B, Appendice C (~1.2 MB)

o   Normativa di riferimento

o   Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale", parte seconda (VAS, VIA, AIA) e parte quinta (emissioni in atmosfera) (~1.1 MB)

o   Decreto legge 30 ottobre 2007, n. 180 "Differimento di termini in materia di autorizzazione integrata ambientale e norme transitorie"

o   Decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351 "Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente"

o   Decreto ministeriale 2 aprile 2002, n. 60 "Recepimento della direttiva 1999/30/CE del 22 aprile 1999 del Consiglio concernente i valori limite di qualità dell'aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell'aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio"

o   Decreto ministeriale 1° ottobre 2002, n. 261 "Regolamento recante le direttive tecniche per la valutazione preliminare della qualità dell'aria ambiente, i criteri per l'elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 del D.Lgs. 4 agosto 1999, n. 351"

o   Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 21 maggio 2008, 2008/50/CE "Qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa"

o   Legge regionale della Toscana 5 maggio 1994, n. 33 "Norme per la tutela della qualità dell’aria"

o   Legge regionale della Toscana 3 novembre 1998, n. 79 "Norme per l’applicazione della valutazione di impatto ambientale"

o   Legge regionale della Toscana 30 novembre 1998, n. 78 "Testo Unico in materia di cave, torbiere, miniere, recupero di aree escavate e riutilizzo di residui recuperabili"

o   Regione Toscana-Giunta Regionale "Modalità tecniche ed amministrative relative alle autorizzazioni ex D.P.R. 24.05.1988, n° 203", documento approvato dal Comitato di Coordinamento di cui all’art. 18 della L.R. 5 maggio 1994, n. 33 nella seduta del 23 marzo 1995

o   Documentazione tecnica: US-EPA AP-42 "Compilation of Air Pollutant Emission Factors"

o   par. 11.9 "Western Surface Coal Mining"

o   par. 11.19.2 "Crushed Stone Processing and Pulverized Mineral Processing"

o   par. 13.2.2 "Unpaved Roads"

o   par. 13.2.3 "Heavy Construction Operations"

o   par. 13.2.4 "Aggregate Handling And Storage Piles"

o   par. 13.2.5 "Industrial Wind Erosion"

o   par. 13.3 "Explosives Detonation"

o   Documentazione tecnica: US-EPA Factor Information Retrieval (FIRE) Data System (database dei fattori di emissione raccomandati da EPA)

o   Fattori di emissioni FIRE in formato CSV (~18.5 MB)

o   Codici di classificazione delle sorgenti FIRE (SCC) in formato CSV (~1.5 MB)

Per informazioni tecniche: ARPAT - Centro di riferimento per la modellistica sulla qualità dell'aria (crmqa@arpat.toscana.it)