Bilancio di sostenibilità 2007

INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE

 

Sommario

Presentazione del
Direttore generale

Questo bilancio

Identità

Dialogo con gli
stakeholder

Indicatori di
performance
economica

Indicatori di
performance
sociale

Indicatori di
performance
ambientale

Appendici

 

 

Questa sezione del bilancio di sostenibilità analizza quantitativamente, attraverso opportuni indicatori di performance sociale, le relazioni esistenti tra ARPAT e i suoi stakeholder più significativi, ovvero i lavoratori e tutte quelle realtà esterne che costituiscono la comunità locale e che in vario modo interagiscono con ARPAT nel suo percorso di “fare protezione ambientale”.

I lavoratori

Al 31/12/2007 gli operatori in forza presso ARPAT sono 826, di cui 744 (il 90%) sono inquadrati con contratto a tempo indeterminato.

La composizione

Le tabelle riportate di seguito descrivono il personale di ARPAT analizzandone l’inquadramento, i titoli di studio posseduti, l’età e l’anzianità di servizio, le ore lavorate e di assenza.

 

Personale in servizio a fine anno

 

2005

2006

2007

Dirigenti

123

119

115

Comparto

619

614

629

Totale lavoratori a tempo indeterminato

742

733

744

Dirigenza a tempo determinato

1

2

2

Comparto a tempo determinato

32

26

71

Collaborazioni coordinate e continuative

67

66

9

Totale lavoratori a tempo determinato e altro

100

94

82

TOTALE

842

827

826

 

Sul totale delle risorse umane impiegate, il rapporto fra dirigenza e comparto è di circa 1 a 6.

 

 

La consistenza complessiva delle risorse umane nel triennio 2005-2007 mostra una sostanziale stabilità nel numero totale degli operatori dell’Agenzia, ma mentre i lavoratori a tempo determinato e le collaborazioni coordinate e continuative sono costantemente diminuite, i lavoratori a tempo indeterminato sono parallelamente aumentati.

L’aumento delle risorse impiegate a tempo indeterminato è riconducibile per lo più agli strumenti giuridici che la legge finanziaria 2007 ha individuato per favorire il processo di stabilizzazione del personale con rapporto di lavoro flessibile. La stessa finanziaria 2007 ha inoltre fornito indirizzi precisi finalizzati alla trasformazione dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa in contratti a tempo determinato, producendo una sensibile diminuzione del numero dei collaboratori.

 

 

Analizzando la distribuzione del personale dirigente nei vari profili professionali e la suddivisione nei ruoli previsti dal CC.N.L. in vigore nel periodo di riferimento, si rileva che il ruolo maggiormente presente è quello sanitario ed in particolare il profilo di dirigente chimico.

La diminuzione di dirigenti impiegati che, seppur leggera, si rileva nel triennio di riferimento, è dovuta quasi esclusivamente a pensionamenti, cui non hanno fatto seguito assunzioni compensative.

 

Personale dirigente (t.ind.) per profili/ruoli a fine anno

Ruolo e Profili

2005

2006

2007

Ruolo Sanitario

Dirigente Biologo

16

15

15

Dirigente Chimico

64

62

60

Dirigente Medico

1

1

1

Dirigente Fisico

12

12

12

Totale ruolo sanitario

93

90

88

Percentuale Ruolo Sanitario

75,6%

75,6%

76,5%

Ruolo Tecnico

Dirigente Tecnico

1

1

1

Dirigente Ambientale

10

10

9

Dirigente Analista

1

1

1

Dirigente Tecnico per l'educazione ambientale

0

0

0

Dirigente Tecnico per la VIA

1

1

1

Totale ruolo tecnico

13

13

12

Percentuale Ruolo Tecnico

10,6%

10,9%

10,4%

Ruolo Amministrativo

Dirigente Amministrativo

10

10

9

Totale ruolo amministrativo

10

10

9

Percentuale Ruolo Amministrativo

 

 

7,83%

Ruolo Professionale

Dirigente Architetto

1

1

1

Dirigente Geologo

1

1

1

Dirigente Ingegnere

5

4

4

Totale ruolo professionale

7

6

6

Percentuale Ruolo Professionale

5,7%

5,0%

5,2%

Totale dirigenza

123

119

115

 

I dirigenti, oltre che per profili e ruoli, sono distinti anche per tipologie di incarico (corrispondenti a diversi emolumenti) che vengono elencate di seguito in ordine decrescente di importanza:

-          Struttura complessa

-          Struttura semplice

-          Incarico di alta professionalità

-          Altri incarichi professionali

 

 

Anche per i dipendenti del comparto, il ruolo maggiormente rappresentato è quello sanitario: questo nel rispetto delle funzioni istituzionali dell’Agenzia a cui, nel 1996, anno della sua istituzione, sono state trasferite alcune competenze delle Aziende Sanitarie in materia di controlli e prevenzione ambientali insieme al personale di ruolo a esse preposto.

Nel 2007 il personale impiegato nel ruolo tecnico è aumentato di 26 unità, mentre il personale impiegato nel ruolo sanitario è diminuito di 10 unità. Le nuove assunzioni, infatti, hanno riguardato principalmente il ruolo tecnico ed in particolare la categoria D, mentre nel ruolo sanitario, dove sono presenti dipendenti più anziani e con maggiore anzianità di servizio, ci sono stati diversi pensionamenti cui non hanno fatto seguito assunzioni compensative.

 

Personale di comparto (t. ind.) per profili/ categorie /ruoli a fine anno

Ruolo e Profili

CAT.

2005

2006

2007

Ruolo
sanitario

collaboratore prof.le sanitario tecnico di laboratorio biomedico

D

17

16

13

collaboratore prof.le sanitario tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro

D

117

115

71

collaboratore prof.le sanitario esperto tecnico di laboratorio biomedico

DS

29

29

31

collaboratore prof.le sanitario esperto tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro

DS

133

127

162

Totale ruolo sanitario

296

287

277

Percentuale ruolo sanitario

 

48%

47%

44%

Ruolo
tecnico

operatore tecnico

B

12

12

5

operatore tecnico specializzato

BS

4

3

4

assistente tecnico

C

35

35

30

programmatore

C

2

2

2

collaboratore tecnico prof.le

D

73

88

102

collaboratore tecnico prof.le esperto

DS

52

50

73

Totale ruolo tecnico

178

190

216

Percentuale ruolo tecnico

 

29%

31%

34%

Ruolo amministrativo

coadiutore amministrativo

B

10

10

7

coadiutore amministrativo esperto

BS

4

4

3

Assistente amministrativo

C

67

62

57

collaboratore amministrativo prof.le

D

35

33

30

collaboratore amministrativo prof.le esperto

DS

29

28

39

Totale ruolo amministrativo

145

137

136

Percentuale ruolo amministrativo

 

23%

22%

22%

Totale comparto

 

619

614

629

 

In virtù delle progressioni verticali (di categoria) effettuate nel 2007, il personale di comparto inquadrato nelle categorie apicali (D e DS) ha raggiunto l’83%, indice di un’alta qualificazione professionale. Conseguentemente è diminuito il personale inquadrato nelle categorie iniziali (B, BS e C).

 

 

Per quanto riguarda i titoli di studio posseduti, questi sono generalmente elevati, a conferma dell’alto livello di istruzione del personale dell’Agenzia: oltre il 50% dei dipendenti e collaboratori è in possesso del diploma di laurea o di un titolo post laurea. I dati riportati di seguito sono relativi a tutto il personale in servizio (a tempo determinato, indeterminato e collaborazioni coordinate e continuative) al 31 dicembre 2007.

 

Titoli di studio

 

Dirigenza

Comparto

Totale

Licenza elementare

0

2

2

Licenza media

0

63

63

Diploma

1

315

316

Laurea

89

293

382

Titolo post laurea

27

36

63

Totale

117

709

826

 

 

Il dato relativo all’età media e all’anzianità media di servizio evidenzia un’Agenzia non giovanissima, soprattutto nelle cariche dirigenziali. L’anzianità di servizio indica che mediamente l’età di assunzione è di 31 anni, coerente con l’alto livello dei titoli di studio posseduti.

 

Età media e anzianità media per qualifica

 

Età

Anzianità

Dirigenza

52

21

Comparto

45

14

Media generale

48,5

17,5

 

Per quanto riguarda le ore lavorate, queste sono aumentate nel 2007, sebbene la consistenza delle risorse umane non sia variata rispetto al 2006. Le ore di assenza sono aumentate soprattutto a causa di scioperi e assemblee sindacali. Complessivamente la percentuale di ore di assenza (ferie escluse) è stata nel 2007 dell’8,5%.

 

Ore lavorate e ore di assenza per tipologia

 

2006

2007

Malattia

48.081

52.568

Maternità

27.561

34.284

Infortunio

2.341

3.474

Sciopero

110

1.860

Assemblea sindacale

585

814

Permessi sindacali

494

578

Permessi cariche pubbliche

1.412

1.446

Permessi vari

9.205

7.714

Totale ore di assenza

89.789

102.738

Ore lavorate ordinarie

985.368

1.011.714

Ore lavorate straordinarie

100.096

98.457

Totale ore lavorate

1.085.464

1.110.171

 

Nella tabella precedente la voce “maternità” include le ore di assenza per: astensione obbligatoria pre e post partum, astensione facoltativa, congedi parentali, allattamento, malattie figli (indipendentemente dalla retribuzione). I dati sono relativi al personale impiegato a tempo determinato ed indeterminato.

Il ricorso allo straordinario rappresenta una quota significativa del totale delle ore lavorate: 9,2% nel 2006 e 8,9% nel 2007.

Il 98% delle ore straordinarie sono state effettuate in orario diurno, il restante 2% in orario notturno e/o festivo.

Turnover

Le assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato nel 2007 sono state 29, contro le 17 del 2006 ed hanno riguardato esclusivamente personale di comparto.

L’aumento di personale a tempo indeterminato è stato comunque compensato dalla diminuzione del personale a tempo determinato e a collaborazione coordinata e continuativa.

 

Assunzioni a ruolo per qualifica

 

2005

2006

2007

Dirigenza

0

0

0

Comparto

10

17

29

Totale assunzioni

10

17

29

 

Nel 2007 ci sono state 18 cessazioni di cui 4 nella dirigenza a cui non hanno corrisposto altrettante assunzioni.

 

Cessazioni di personale a ruolo per qualifica

 

2005

2006

2007

Dirigenza

5

4

4

Comparto

13

22

14

Totale cessazioni

18

26

18

 

In 10 casi su 18 si tratta di pensionamenti, mentre 6 persone sono state trasferite ad altro ente.

 

Uscite nell'anno di personale a ruolo per motivo

 

2005

2006

2007

Dimissioni

2

2

1

Pensionamenti

14

16

10

Decessi

1

1

1

Licenziamenti

0

0

0

Inabilità alla funzione

0

1

0

Trasferimenti ad altro ente

1

4

6

Totale cessazioni

18

24

18

 

 

Le tabelle seguenti riportano il tasso di turnover, calcolato dividendo il numero di lavoratori usciti per il numero di lavoratori presenti a fine anno, e mostra le variazioni nell'organico in termini percentuali.

 

Tasso di turnover per qualifica

 

2005

2006

2007

Dirigenza

0,7%

0,5%

0,5%

Comparto

1,8%

3,0%

1,9%

Media

2,4%

3,3%

2,4%

 

Tasso di turnover per genere

 

2005

2006

2007

Uomini

1,5%

1,8%

1,5%

Donne

0,9%

1,8%

0,9%

Media

2,4%

3,3%

2,4%

 

Tasso di turnover per età

 

2005

2006

2007

Meno di 30 anni

0,1%

0,0%

0,0%

Tra 30 e 50 anni

0,7%

0,7%

0,7%

Oltre 50 anni

1,6%

2,9%

1,7%

Media

2,4%

3,3%

2,4%

 

I valori più elevati si notano per il comparto, per gli uomini e per i lavoratori con oltre 50 anni.

 

Avanzamenti di carriera nell'anno per qualifica

 

2005

2006

2007

Fra diverse categorie del comparto

9

60

115

Da comparto a dirigenza

3

0

0

Totale

12

60

115

 

Nel periodo in esame non si sono verificate assunzioni esterne di dirigenti, né passaggi dal comparto alla dirigenza. Risultano invece in crescita costante gli avanzamenti di carriera fra diverse categorie del comparto.

Le differenze e le pari opportunità

Sin dalla sua nascita ARPAT ha sempre attuato politiche di uguaglianza fra i generi (donna - uomo) e fra le diversità (culturali, disabilità, orientamento sessuale, etnia).

Gli indicatori evidenziano la composizione del personale in base a genere, età, appartenenza a categorie protette e altri indicatori di diversità.

 

Per quanto riguarda la nazionalità, tutti i dipendenti di ARPAT, in quanto ente pubblico, devono avere la cittadinanza italiana o europea (requisito concorsuale o di accesso).

 

L'organizzazione interna dell'Agenzia conta una forte presenza femminile, che si è andata rafforzando nel tempo.

Per quanto riguarda i più alti organi di governo, ARPAT è decisamente “rosa”: il direttore generale ed il direttore amministrativo, infatti, sono donne, per cui 2/3 dell’esecutivo è femminile.

Per quanto riguarda il personale dipendente femminile a ruolo (comparto e dirigenza), questo rappresentava, nel 1998, il 39,3% del totale mentre nel 2007 e' pari al 49,2%, con un incremento di quasi il 10% nel corso di otto anni.

 

Personale femminile per qualifica

 

2005

2006

2007

Dirgenza

40,3%

40,5%

40,2%

Comparto

49,8%

49,5%

50,9%

Totale

48,2%

48,0%

49,2%

 

 

I grafici che seguono riportano il dettaglio della distribuzione per genere nelle varie tipologie di incarico per la dirigenza e nelle varie categorie per il comparto.

 

*compresi incarichi di alta professionalità

 

 

Quello che emerge è un evidente squilibrio fra la presenza femminile e quella maschile negli incarichi dirigenziali più elevati (struttura complessa). Per quanto riguarda il comparto, lo squilibrio è decisamente più contenuto, sebbene sia evidente un decremento della presenza femminile all’aumentare della categoria di inquadramento.

 

Personale per classi di età

 

2005

2006

2007

Meno di 30 anni

1%

2%

2%

Tra 30 e 50 anni

67%

69%

70%

Oltre 50 anni

32%

30%

28%

 

La distribuzione del personale per classi di età evidenzia uno svecchiamento dell’Agenzia nel corso degli ultimi anni: il personale con più di 50 anni è passato infatti da 266 unità nel 2005 a 232 nel 2007.

 

Contratti part-time

 

2005

2006

2007

Uomini

10

9

9

Donne

17

22

22

Totale

27

31

31

Percentuale

3%

4%

4%

 

L'istituto del part-time, così come disciplinato dai vigenti contratti di lavoro, è riconosciuto come utile strumento per dare risposta alla flessibilità del lavoro nella sua organizzazione nonché alle esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici.

L'articolazione oraria del part-time è oggetto di accordo tra lavoratore e datore di lavoro. La decorrenza richiesta dal primo può essere dilazionata per gravi esigenze di servizio, d'ufficio, dall'amministrazione sino a sei mesi.

Nella tabella seguente è riportato il dettaglio delle ore di assenza per: astensione obbligatoria pre e post partum, astensione facoltativa, congedi parentali, allattamento, malattie figli (indipendentemente dalla retribuzione). I dati sono riferiti al personale in servizio a tempo determinato e indeterminato.

 

Ore di astensione per maternità, congedo parentale, malattia figli

 

2006

2007

 

Uomini

Donne

Uomini

Donne

Controlli prenatali

0

132

0

142

Interdizione anticipata per maternità

0

3.115

0

5.067

Maternità obbligatoria pre/post partum (5 mesi)

0

11.535

0

13.097

Allattamento

256

1.565

232

2.202

Astensione facoltativa post partum 30 giorni (100% salario)

638

1.906

546

2.817

Congedo parentale (5 mesi al 30% del salario)

547

4.043

679

5.137

Congedo parentale non retribuito (fino a 8 anni di età del figlio)

245

702

182

1.133

Malattia figli con meno di 3 anni

490

2.256

820

2.061

Malattia figli 3-8 anni

14

117

0

169

Ore di astensione totali

2.190

25.371

2.459

31.825

% totale

7,9%

92,1%

7,2%

92,8%

Ore di astensione medie pro capite

6

72

6

87

 

Non considerando le astensioni fruite, di necessità, solo da donne (allattamento, interdizione anticipata per maternità, congedo obbligatorio), la percentuale delle ore fruite da uomini è passata dal 17% del 2006 al 15% del 2007.

Tale diminuzione potrebbe essere in correlazione con il fatto che il numero di gravidanze avvenute in ARPAT è passato dalle 14 del 2006 (su 353 donne impiegate) alle 16 del 2007 (su 367 donne impiegate). La percentuale n° di gravidanze/donne impiegate è quindi passata dal 4% al 4,4%.

ARPAT garantisce alle donne in maternità il cambio di mansione con esclusione dalle attività di laboratorio e impiego in mansioni burocratico amministrative nonché l’esonero da attività in esterno (sopralluoghi).

 

Per gli appartenenti alle categorie protette di cui al titolo I della legge 2 aprile 1968, n.482, l'assunzione avviene mediante chiamata numerica degli iscritti alle apposite liste di collocamento. ARPAT, inoltre, attua le disposizioni della legge n.104 del 1992 relativa all'integrazione sociale delle persone handicappate.

 

Categorie protette

 

2005

2006

2007

Persone appartenenti alle categorie protette

38

36

37

Percentuale

5%

4%

4%

 

Il Comitato per le Pari Opportunità

Il Comitato per le Pari Opportunità (CPO) è stato costituito in ARPAT nel 2001 ed è stato rinnovato nel 2006. Si tratta di un organismo autonomo che ha come referente il vertice dell'Amministrazione. Le funzioni attribuitegli dalla legge sono essenzialmente consultive, propositive e di monitoraggio della condizione di lavoro degli uomini e delle donne, al fine di individuare e rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità.

Il CPO è un organismo paritetico, cioè composto di un eguale numero di membri in rappresentanza dell'Amministrazione e delle organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL.

 

Nell’ottobre 2006 il Comitato Pari Opportunità, in accordo con la Direzione, ha predisposto un questionario rivolto a tutti i dipendenti e le dipendenti di ARPAT teso a conoscere la necessità di conciliare le responsabilità famigliari e quelli di lavoro, nonché la conoscenza e la percezione che i lavoratori e le lavoratrici hanno di alcuni istituti giuridici quali il telelavoro, la banca delle ore, il part-time, i permessi e i congedi parentali, i permessi per motivi personali e famigliari e la L. 104 del 1992.

Hanno risposto al questionario 78 lavoratori e 136 lavoratrici.

Dall’analisi dei questionari è risultato che un numero maggiore di donne rispetto agli uomini dichiara di avere problemi di conciliazione delle responsabilità famigliari e di quelle lavorative.

Per quanto attiene la conoscenza degli strumenti giuridici e contrattuali considerati conciliativi, in particolare telelavoro e banca delle ore, le donne si dichiarano meno informate rispetto agli uomini, mentre entrambi i sessi percepiscono il telelavoro e la banca delle ore come misure in grado di migliorare i problemi legati alla conciliazione.

Per quanto attiene il part-time, la componente femminile e quella maschile si mostrano interessati quasi in ugual misura a questo istituto giuridico, con la differenza che le donne mantengono costante l’interesse verso le diverse articolazioni del part-time, mentre gli uomini sembrano disdegnare il part-time di tipo orizzontale, ritenuto da pochissimi (solo 5) una misura in grado di conciliare le responsabilità famigliari e quelle lavorative.

Altro aspetto emerso dal questionario, in particolare dai commenti all’indagine, è la richiesta di informazione sugli argomenti affrontati: telelavoro, banca ore, part-time, ma anche permessi personali e famigliari e legge 102/94.

I dati completi sono stati pubblicati sul numero 033-2007 di ARPATnews disponibile sul sito web dell’Agenzia.

 

Nel 2006 ARPAT ha predisposto il Piano delle Azioni Positive 2006-2009, come previsto dalla normativa, lo ha sottoposto al parere delle Rappresentanze Sindacali, del Comitato Pari Opportunità e della Consigliera Regionale di Parità, sulla base del consenso verso le misure in esso contenute. Il piano delle azioni positive è stato adottato con decreto del Direttore generale n. 467 del 30.11.2006. Il Piano si sviluppa in obiettivi suddivisi a loro volta in azioni positive.

Gli obiettivi generali del Piano, che ha validità triennale, sono:

  • conoscere e monitorare la situazione delle risorse umane all'interno dell'organizzazione, favorendo interventi specifici ispirati a un'ottica di genere;
  • potenziare il ruolo del Comitato Pari Opportunità;
  • favorire l'attuazione di politiche di conciliazione tra responsabilità familiare e professionale, attraverso azioni che prendano in considerazione sistematicamente le differenze, le condizioni e le esigenze di donne e uomini all'interno dell'organizzazione;
  • promuovere la cultura di genere;
  • rafforzare i rapporti tra le istituzioni a sostegno delle politiche di genere.

 

Nel 2006 è stata avviata la Rete dei CPO delle Agenzie, coordinata da ARPAT. Il Coordinamento si prefigge di:

  • incentivare la nascita dei CPO, laddove non ancora istituiti,
  • creare una rete di informazione e collaborazione tra i Comitati PO,
  • individuare politiche per le pari opportunità e costruire azioni positive da realizzare anche con progetti finanziati a livello nazionale ed europeo,
  • rapportarsi con tutti i soggetti e/o organismi che a livello regionale, nazionale e comunitario operano nel settore delle pari opportunità.

Nell'ambito della rete sono stati attivati anche gruppi di lavoro interagenziali per approfondire temi specifici: formazione (percorsi formativi per i componenti del CPO e per i lavoratori e le lavoratrici), spazi Web dedicati (implementazione e condivisione dello spazio con tutti i CPO), analisi del personale e dei modelli organizzativi per genere. Sono state anche realizzate schede informative su telelavoro e banca delle ore.

 

Nel 2007, anno europeo delle pari opportunità, ARPAT ha avviato un progetto sul tema “donne, ecologia e ambiente” per la raccolta di biografie di donne che, con il loro lavoro e la loro ricerca, hanno contribuito e contribuiscono alla conoscenza dell'ambiente, alla sua protezione e al dibattito sullo sviluppo sostenibile.

 

Il 15 maggio 2007 si è svolto a Ripescia (GR) il  2° Congresso delle Agenzie ambientali sul tema delle pari opportunità, dal titolo “Pari opportunità ed azioni positive nel sistema agenziale”. Il congresso è stato organizzato da ARPAT in collaborazione con la Consigliera Regionale di Parità della Toscana.

La formazione

ARPAT privilegia il ruolo della formazione delle competenze delle risorse umane che, ai vari livelli territoriali e con diverso ruolo, hanno assicurato e assicurano le attività di controllo e vigilanza ambientale.

L’Agenzia, attraverso percorsi formativi collettivi interni e incontri di aggiornamento professionale, si pone l’obiettivo di mantenere e consolidare l’elevato livello di competenza tecnico-scientifica raggiunto negli anni dagli operatori che si occupano, sul campo, di prevenzione e di protezione dell’ambiente e, al contempo, di fornire una formazione di base aggiornata a tutte le risorse umane presenti in Agenzia su tematiche trasversali quali le conoscenze informatiche, l’informazione e la comunicazione, la qualità e la sicurezza.

L’attività formativa dell’Agenzia si svolge attraverso il doppio canale dell’Articolazione funzionale Formazione, che opera presso la Direzione per tutto il personale dell’Agenzia, e dei referenti per la Formazione che operano presso i Dipartimenti provinciali. Competono alla Direzione interventi di portata generale e strategici per la mission dell’Agenzia, mentre iniziative formative più contestualizzate sul livello locale e sui bisogni da esso espressi, prevalentemente di natura tecnico scientifica, sono realizzati a livello dei Dipartimenti. Annualmente viene redatto un Piano della formazione sulla base della rilevazione dei fabbisogni.

Si riporta di seguito l’andamento delle ore di formazione interna erogate nel triennio, considerando l’insieme degli eventi formativi progettati ed erogati presso la Direzione e di quelli realizzati localmente presso le strutture territoriali.

 

Ore di formazione totali

 

2005

2006

2007

Dirigenza

4238

5045

2895

Comparto e Co.co.co.

18575

19970

18905

Totale

22813

25015

21800

 

 

La formazione comprende anche l’addestramento/aggiornamento professionale.

Il numero di ore erogate nettamente decrescente è dovuto in parte al fatto che l’esecutività del Programma di formazione interna 2007 è stata sospesa da metà marzo 2007 a tutto maggio 2007 per la necessità di approfondimenti sui contenuti del piano.

 

Il dato sulle ore di formazione erogate si integra con quello sul numero di personale (di ruolo e convenzionato) coinvolto nelle attività formative dell’Agenzia.

La sospensione del Programma, ha condizionato, per il 2007, il dato complessivo sul totale del personale formato. Si è cercato comunque di realizzare un numero sufficiente di eventi formativi nel corso dell’anno e di coinvolgere, almeno per un corso, il numero di operatori più ampio possibile.

                                  

Personale formato

 

2005

2006

2007

Dirigenza

108

113

100

Comparto e Co.co.co.

553

627

587

Totale

661

740

687

                                  

La sospensione dell’esecutività del Programma di formazione ha condizionato anche le ore medie di formazione pro capite che sono aumentate dal 2005 al 2006 e sono poi diminuite complessivamente nel 2007, in modo più sensibile per il personale della dirigenza.

                                  

Ore di formazione medie pro capite

 

2005

2006

2007

Dirigenza

34,2

41,7

24,74

Comparto e Co.co.co.

25,9

28,3

26,66

Totale

60,0

70,0

51,4

                                  

                                  

Se osserviamo la percentuale di lavoratori coinvolti in almeno un corso di formazione è possibile rendersi conto che il dato è in crescita costante a partire dal 2005 e che questo trend è stato “interrotto” nel 2007.

                       

% di lavoratori coinvolti in almeno un corso di formazione

 

2005

2006

2007

Dirigenza

87,1%

93,4%

85,5%

Comparto e Co.co.co.

77,0%

88,8%

82,8%

Totale

78,5%

89,5%

83,2%

 

Il rapporto tra fruizione di almeno un corso di formazione tra il personale della dirigenza e del comparto coinvolto rimane però a favore della prima categoria e non è proporzionale alla consistenza fra le tipologie contrattuali.

Il budget complessivo della formazione interna, collettiva e individuale, per le attività da realizzarsi in Direzione e presso i Dipartimenti e Servizi sub-provinciali, approvato contestualmente al Piano degli eventi formativi, è andato aumentando nei tre anni di riferimento.

                       

Budget per la formazione interna

 

2005

2006

2007

Euro

125.038

145.038

147.450

                                  

ARPAT realizza, sin dal 2002, i propri servizi formativi all’interno di un Sistema di Gestione della Qualità ISO 9001. Il Sistema Qualità ha elaborato ed utilizza questionari standard per la misura della qualità erogata e percepita, che vengono adattati in ogni occasione per ottenere una misurazione significativa e rilevante. Per la formazione sono individuati, nei documenti di processo vigenti, appositi indici di soddisfazione degli utenti, relativi sia ai singoli fattori di qualità giudicati rilevanti, sia alla globalità del servizio fornito, applicabili al singolo progetto e alle attività di un determinato periodo. Annualmente, nei Piani della Qualità, sono individuati e quantificati gli obiettivi specifici per ciascuno degli indicatori che sono poi oggetto di misurazione semestrale/annuale. Nel grafico seguente si raffronta l’indice globale di gradimento, inteso come media pesata dei giudizi di soddisfazione dei partecipanti alle iniziative formative interne, espressi su diversi fattori della qualità, all’obiettivo specifico da raggiungere nel triennio di riferimento (sempre uguale o superiore all’80%). Il trend è quello di una crescita costante fino al raggiungimento, nel 2007, dell’obiettivo previsto dal Piano della Qualità.

 

Valutazione della formazione interna

 

2005

2006

2007

Indice gradimento

77,09%

78,67%

80,19%

Indice da raggiungere

80,00%

80,00%

80,00%

           

La salute e la sicurezza

ARPAT ha fatto della promozione della salute e della prevenzione degli infortuni sul lavoro, un’assoluta priorità programmatica mettendo a disposizione degli operatori un sistema di prevenzione qualificato e professionalizzato e investendo ingenti risorse per la messa a norma del patrimonio immobiliare, l’ammodernamento e l’innovazione degli impianti e delle attrezzature presenti nelle varie sedi.

L’Agenzia ha inoltre svolto un intenso programma di formazione coinvolgendo, nel tempo, non solo le figure deputate a gestire il sistema (RSPP, referenti per la prevenzione, RLS, addetti alle emergenze e al pronto soccorso), ma anche tutti gli operatori qualunque fosse il livello o la funzione assegnata.

Sono state svolte sessioni formative in merito a:

-          Compiti e responsabilità dei dirigenti e dei preposti (prima edizione) con la partecipazione di legislatori, giuristi e magistrati di grande spessore;

-          Gestione della sicurezza e della regolarità del lavoro nei pubblici appalti per i responsabili di struttura e i dirigenti amministrativi con la collaborazione delle competenti autorità di controllo e di gestione (Regione Toscana, INAIL, Direzione regionale del lavoro (prima edizione);

-          Obblighi, funzioni e responsabilità connesse alla redazione del DUVRI per dirigenti e preposti (prima edizione) e per gli RLS (due edizioni) con la collaborazione della Regione Toscana ed in particolare del Dipartimento della prevenzione, dell’Osservatorio per i lavori pubblici dell’Avvocatura presso la Presidenza della Giunta Regionale.

 

Partendo dalla convinzione profonda che non ci sia etica e responsabilità senza il conseguente sviluppo di politiche attive per la salute e sicurezza sul lavoro, ARPAT ha fatto del confronto con tutti gli attori della promozione della salute e della tutela della sicurezza sul lavoro, una pratica quotidiana, elaborando strategie e modelli gestionali e mettendo in campo le proprie professionalità, cercando di individuare le sinergie più efficaci per raggiungere gli obiettivi di interesse pubblico, volti al miglioramento continuo e alla definizione di buone prassi condivise.

La partecipazione, dunque, non solo come elemento connesso alle politiche di prevenzione, ma come strumento di accrescimento di una cultura della sicurezza che ha inteso e intende permeare tutta l’organizzazione e, attraverso questa, l’intero processo produttivo.

 

Nel Sistema di Prevenzione e Protezione di ARPAT, al fine di raggiungere gli obiettivi di qualità e responsabilità sociale dettati dalla politica della Direzione, dal RSPP all’addetto al divieto di fumo, sono impegnati a vario livello di responsabilità oltre 100 operatori.

Gli investimenti in questo ambito nel 2007 sono stati: 227.000 Euro per coprire interventi di adeguamento tecnico dei locali, degli impianti e dei sistemi di protezione collettiva e 529.000 Euro per arredi tecnici di sicurezza.

 

Di seguito sono riportati i dati sugli infortuni occorsi nel triennio di riferimento.

 

Infortuni

 

2005

2006

2007

Infortuni occorsi all’interno delle strutture

7

5

7

Infortuni occorsi in attività sul territorio

6

2

2

Infortuni in itinere

8

17

14

Totale infortuni

21

24

23

Prognosi per infortunio (minimo ÷ massimo)

3 ÷ 97

3 ÷ 43

2 ÷ 137

Giorni di assenza

392

335

495

Decessi

0

0

0

 

 

A partire dai dati sopra riportati sono stati elaborati i seguenti indici di infortunio:

-          indice di frequenza, pari al numero di infortuni diviso per i milioni di ore lavorate;

-          indice di gravità, pari ai giorni di assenza per infortunio diviso per le migliaia di ore lavorate;

-          indice di incidenza, pari al numero di infortuni diviso per il numero di lavoratori per 100.

 

Indici di infortunio

 

2005

2006

2007

Indice di frequenza (n)

19,0

22,2

20,8

di cui per infortuni in itinere (n)

7,3

15,7

12,6

Indice di gravità (gg)

0,4

0,3

0,4

Indice di incidenza (n)

2,5

2,9

2,8

 

Considerata la popolazione attiva in ARPAT, l’incidenza degli infortuni rispetto al numero degli operatori di Agenzia impegnati, e soprattutto la natura degli infortuni che si sono verificati, fotografa l’importanza dell’impegno quotidiano dell’Agenzia per un lavoro sempre più sicuro.

 

Seguendo una logica di confronto e di integrazione e ispirandosi ad un modello caratterizzato dalla trasmissione e ricezione delle buone prassi correnti, l’Agenzia ha svolto inoltre un lavoro integrato con il Sistema di prevenzione della Direzione generale politiche della salute e della solidarietà della Regione Toscana relativamente al rischio di genere, al rischio nelle attività territoriali e sulle attività in emergenza.

 

Le relazioni sindacali

Il sistema delle relazioni sindacali, nel rispetto delle distinzioni delle responsabilità dell’Azienda e delle organizzazioni sindacali, è improntato in modo coerente con l’obiettivo di contemperare l’interesse al miglioramento delle condizioni di lavoro e alla crescita professionale dei dipendenti con l’esigenza dell’Agenzia di incrementare e mantenere elevate l’efficacia e l’efficienza dei servizi erogati.

Gli indicatori elaborati si riferiscono alle ore di sciopero, agli iscritti a tutte le organizzazioni sindacali ed al contenzioso fra Agenzia e lavoratori in essere a fine anno.

 

Scioperi

 

2005

2006

2007

Ore complessive di sciopero

4443

110

1860

 

Iscritti al sindacato

 

2005

2006

2007

Iscritti ad una rappresentanza sindacale

321

320

303

 

Contenzioso con i lavoratori

 

2005

2006

2007

Contenziosi in essere a fine anno

11

4

4

 

A fine 2007 il contenzioso con i lavoratori concerne o indennità non corrisposte o inquadramenti non concessi.

 

Nel mese di aprile 2007 si è verificata una rottura delle relazioni sindacali a causa di disaccordi riguardanti la dotazione organica ed il piano di formazione interna. Le relazioni sindacali sono comunque riprese a fine maggio a seguito della sottoscrizione di un accordo in cui la Direzione dell’Agenzia e le rappresentanze sindacali si sono impegnate a proseguire congiuntamente l’esame della dotazione organica, del piano di formazione interno, del processo di stabilizzazione del personale precario.

 

La comunicazione interna

Un’organizzazione aperta e trasparente, capace di comunicare, e quindi di dialogare con l’esterno, deve essere prima di tutto in grado di comunicare al proprio interno.

La comunicazione all’interno di ARPAT si svolge principalmente attraverso:

·         la posta elettronica (quasi tutti i dipendenti sono dotati di una casella di ufficio “@arpat.toscana.it”)

·         la rete INTRANET

·         ARPATnews

·         il sito WEB di ARPAT

In particolare il sito web interno OMNIBUS ha come obiettivo quello di fare della intranet una vera e propria “scrivania virtuale” sulla quale tutti coloro che lavorano in Agenzia possano trovare, in modo chiaro e semplice le informazioni e gli strumenti utili per lo svolgimento del proprio lavoro, un “luogo di incontro” dove viene semplificato l'accesso a dati, documenti e servizi di interesse comune.

Omnibus si basa su una logica non gerarchica (centro-periferia) bensì di rete nella quale si intende valorizzare la ricchezza della pluralità di punti di vista e di professionalità esistenti all’interno dell’Agenzia, sia a livello centrale che sul territorio. Per questo Omnibus è strutturata sulla base di quattro macro-aree: ORGANIZZAZIONE, AMBIENTE, STRUMENTI e COMUNICAZIONE e di undici ambiti territoriali corrispondenti alle sedi territoriali più la Direzione.

Inoltre sono strumenti di comunicazione della Direzione verso le strutture:

  • i decreti del Direttore generale, con i quali sono adottati, tra l’altro:

o        i programmi e i bilanci dell’Agenzia,

o        i regolamenti dell’Agenzia,

o        la dotazione organica dell’Agenzia,

o        l’attribuzione degli incarichi e i contratti,

o        i Programmi delle attività;

·         la Politica per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza sul lavoro di ARPAT;

·         il Manuale Qualità, le Procedure gestionali, i Documenti di processo e altri documenti del SGQ;

·         il Piano annuale per la qualità, contenente gli obiettivi specifici del SGQ per il periodo di riferimento;

·         le riunioni del Comitato tecnico e dei Comitati tecnici dipartimentali;

·         le Commissione di lavoro permanenti e i gruppi di lavoro di volta in volta costituiti.

I Responsabili del Sistema Gestione Qualità - con la collaborazione delle Unità operative (o Articolazioni funzionali) “Comunicazione e informazione”, laddove esistenti - provvedono a verificare, periodicamente, l’adeguatezza e l’efficacia della comunicazione interna, anche tramite interviste al personale.

I fornitori

La composizione

I fornitori sono numerosi e di varia natura rispecchiando i molti servizi e forniture diverse di cui l’Agenzia ha bisogno. Nel 2007 sono stati 911 i fornitori con cui è stato concluso almeno un contratto. Questo dato non include le consulenze e, in generale, le forniture non assoggettate ad IVA.

 

Fornitori

 

2005

2006

2007

Fornitori attivati nell'anno

1095

979

911

di cui Cooperative sociali

20

17

20

 

Il valore complessivo dei contratti assoggettati ad IVA stipulati da ARPAT nel 2007 è stato di circa 7 milioni di Euro, inferiore del 15% rispetto all’anno precedente. Nel 2006 il valore delle forniture era stato inferiore del 27% rispetto al 2005.

 

Valore delle forniture

 

2005

2006

2007

Importo dei contratti (senza IVA)

11.365.362

8.288.082

7.030.784

La ricaduta sul territorio

La ricaduta sul territorio si valuta col valore delle forniture commissionate a fornitori toscani, italiani fuori Toscana o esteri.

 

Forniture per area geografica (IVA esclusa)

 

2005

2006

2007

a fornitori toscani

6.006.913

3.650.962

3.728.138

a fornitori italiani fuori Toscana

5.282.863

4.569.109

3.243.426

a fornitori esteri

75.586

68.012

59.221

Totale

11.365.362

8.288.082

7.030.784

 

Nel 2007 il 53% delle forniture è stato commissionato a fornitori toscani, il 46% a fornitori italiani fuori Toscana e l’1% a fornitori esteri. Nel 2006 le forniture toscane erano state “solo” il 44% del totale, mentre il 55% era andato a fornitori italiani fuori Toscana.

 

Le condizioni negoziali e le relazioni con i fornitori

L’agenzia paga i fornitori a 90 giorni fine mese. Di volta in volta possono eccezionalmente essere concordati termini di pagamento differenti. Nei casi di forniture che devono essere testate e/o collaudate i termini di pagamento possono variare.

Come tutti gli enti, a causa della lentezza dell’erogazione dei fondi da parte della Regione Toscana e/o altri Enti, l’Agenzia si è trovata negli ultimo anni a pagare con un ritardo anche di 8 mesi.

Nel 2006 i pagamenti avvenivano con 8 mesi di ritardo.

Dal 2007 l’Agenzia ha pagato i propri fornitori con 1 mese di ritardo.

Nel triennio 2005-2006-2007 non ci sono stati contenziosi con i fornitori.


L’impostazione adottata dall’Agenzia nella gestione dei contratti pubblici di servizi, forniture e lavori è caratterizzata dalla ricerca e dall’applicazione di misure condivise e coordinate con gli appaltatori, di cooperazione nella gestione dei DUVRI, ma anche di rigoroso controllo dei requisititi tecnico professionali dei fornitori e degli eventuali sub appaltatori e lavoratori autonomi.

Per l’Agenzia, quella dell’individuazione di un sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, prima ancora che un obbligo normativo, rappresenta una precisa strategia direzionale che permea l’intero processo di gestione degli appalti e degli ordinativi.

 

Con Decreto del Direttore generale n. 565 del 3.09.2004, ARPAT si è posta diversi obiettivi in materia di appalti, fra cui:

-                     Promuovere rapporti con i fornitori basati sulla trasparenza, sulla fiducia e sullo scambio di informazioni, nella convinzione che la collaborazione e il beneficio reciproco migliori la capacità di creare valore per entrambe le parti;

-                     Promuovere sul territorio programmi di qualificazione del sistema produttivo guidati dai principi della responsabilità sociale d’impresa e orientati all’innovazione tecnologica e organizzativa finalizzata alla riduzione dell’impatto ambientale;

-                     Promuovere e premiare, anche indirettamente, l'adozione da parte delle imprese di sistemi di gestione ambientale (es. EMAS, ISO 14001), di sistemi di gestione della responsabilità sociale (es. SA8000) e/o di sistemi di etichettatura ecologica dei prodotti/servizi (es. Ecolabel europeo e dichiarazioni ambientali di prodotto);

-                     Promuovere la diffusione e l’utilizzo delle “Norme sulle Responsabilità delle Compagnie Transnazionali ed Altre Imprese Riguardo ai Diritti Umani” approvate il 13 agosto 2003 con la Risoluzione 2003/16 della Sotto-Commissione delle Nazioni Unite sulla Promozione e Protezione dei Diritti Umani;

-                     Adottare criteri di valutazione che considerino la qualità ambientale e sociale oltreché l’economicità nelle procedure di appalto di lavori, forniture e servizi;

-                     Promuovere e aumentare progressivamente la quota di acquisti di prodotti e servizi che comportino un ridotto impatto ambientale nel loro ciclo di vita, preferendo prodotti durevoli, facilmente smontabili o riparabili oppure ottenuti da materiali riciclati/riciclabili;

-                     Promuovere e aumentare progressivamente la quota di acquisti di prodotti e servizi da fornitori che si dotano di strumenti di gestione della responsabilità sociale e quindi in grado di garantire idonee condizioni di lavoro e di rispetto dei diritti umani;

-                     Valorizzare il commercio equo e solidale quale approccio alternativo al commercio convenzionale, finalizzato a proteggere i diritti umani promuovendo giustizia sociale, sostenibilità ambientale e sicurezza economica;

-                     Promuovere la diffusione di “buone pratiche” in merito all’accessibilità alle informazioni riguardanti la catena di fornitura.

La comunità locale

Conoscere e far conoscere i problemi e le opportunità ambientali del territorio toscano è un impegno costante della nostra Agenzia. ARPAT promuove, anche presso le imprese e i cittadini, l'adozione di comportamenti più sostenibili per l'ambiente: favorendo l'accesso all'informazione anche attraverso programmi e attività di comunicazione, educazione, documentazione e formazione, contribuisce a far crescere l'attenzione e la cultura diffusa sulle questioni ambientali.

La composizione

In Toscana, che è il territorio di riferimento di ARPAT, risiedono circa 3,6 milioni di cittadini. (3.677.048 al 31.12.2007).

Nelle province in cui opera ARPAT esistono una cinquantina di associazioni ambientaliste attive in vari campi. Alcune di queste (Ambiente e Lavoro Toscana, Amici della Terra – Toscana, Italia Nostra, Legambiente Toscana, LIPU Ufficio Regionale Toscano, WWF Delegazione Toscana, CAI Delegazione Regionale Toscana) hanno sottoscritto con la Giunta Regionale il protocollo d'intesa “Ambiente per lo sviluppo durevole e un futuro sostenibile in Toscana” e con queste ARPAT ha stipulato nel 2003 un accordo di collaborazione.

Fulcro della collaborazione è la realizzazione di una serie di incontri tematici, relativi tanto all'attività di programmazione regionale (es. il Programma Regionale di Sviluppo e il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria) quanto alle problematiche ambientali in senso stretto. Tali incontri infatti rappresentano un momento importante di confronto delle rispettive esperienze e posizioni finalizzate anche allo sviluppo di eventuali sinergie di azione.

L'accordo con le Associazioni ambientaliste si colloca da un lato nel quadro delle attività dell'Agenzia connesse alla missione istituzionale di promozione della protezione ambientale “verso la sostenibilità”, dall'altro come risposta concreta ai diritti di partecipazione nelle dinamiche dei processi di decisione politica riguardanti la protezione ambientale e lo sviluppo sostenibile.

La comunicazione

Per l’affermarsi di una consapevole cittadinanza ambientale è fondamentale che, da parte dei cittadini, ci sia una diffusa conoscenza dello stato dell’ambiente e dell’attività relativa ai controlli e monitoraggi ambientali. Altrettanto importante è la loro partecipazione, come singoli o come associati, ai processi di valutazione ambientale: per questo motivo l’Agenzia svolge anche una funzione di comunicazione con la società toscana, le comunità locali, i cittadini singoli e associati.

 

ARPAT si propone di comunicare in maniera efficace i risultati delle proprie attività di produzione e gestione della conoscenza, attività che svolge in coerenza con i programmi di intervento della Regione Toscana in campo ambientale.

Ogni anno l’articolazione funzionale “Comunicazione e Informazione” predispone un piano delle attività definendo la strategia di comunicazione dell’Agenzia.

Sono strumenti di comunicazione di ARPAT:

-          la rete degli URP

-          il sito web http://www.arpat.toscana.it

-          il portale SIRA http://sira.arpat.toscana.it

-          la newsletter ARPATnews

-          le iniziative editoriali

-          convegni, seminari ed altri eventi

La rete degli URP

ARPAT gestisce le proprie relazioni con la comunità locale tramite l’Ufficio Relazioni con il Pubblico che, sia presso la Direzione generale che a livello di Dipartimenti e Servizi, facilita l’esercizio dei diritti di informazione, accesso e partecipazione, cura i rapporti con i cittadini e le loro rappresentanze e risponde attivamente alle richieste sempre crescenti delle aziende su normative e procedure. Tramite questa struttura è possibile:

-          ricevere informazioni sulla struttura, l'organizzazione, l'attività ed i servizi dell'Agenzia;

-          ricevere assistenza ed informazioni per accedere agli atti amministrativi;

-          segnalare problemi e disservizi, effettuare reclami o dare i propri suggerimenti per migliorare la qualità dei servizi offerti da ARPAT.

Nel 2007 è nata la rete URP di ARPAT che fa capo all’U.O. Comunicazione e Informazione del Dipartimento di Firenze.

La presenza capillare di ARPAT sul territorio regionale ha favorito la strutturazione di uffici relazioni con il pubblico (URP) a rete, con ciò intendendo URP presenti nelle diverse sedi dislocate di ARPAT in ogni capoluogo di provincia toscano e caratterizzati da una gestione solidale ed integrata delle funzioni di informazione e comunicazione.

L’URP a rete svolge attività di informazione e comunicazione sia esterna che interna all’Agenzia.

L’attività di comunicazione rivolta al pubblico, in particolare ai singoli cittadini, associazioni, comitati, imprese e liberi professionisti è svolta da un gruppo di operatori attraverso strumenti prevalentemente on line, ovvero numero verde ARPAT 800 800 400, contatti attraverso la casella di posta elettronica urp@arpat.toscana.it, contatti telefonici ai singoli URP dei dipartimenti provinciali ARPAT e anche attraverso un’attività di front-office ed accoglienza diretta del pubblico presso i nostri URP.

La rete URP svolge attività di prima informazione in materia ambientale rispondendo direttamente alla richieste che pervengono dagli utenti grazie ad una banca dati denominata FAQ AMBIENTALI (domande e risposte che più di frequente vengono rivolte ai nostri operatori della rete) quando ciò non è possibile l’URP svolge una funzione di facilitazione del percorso informativo, di interfaccia tra l’utenza e l’amministrazione.

La rete URP svolge altre importanti attività quali quelle di supporto ai cittadini per la partecipazione al procedimento amministrativo ed accesso agli atti, attività di ascolto e gestione di reclami / suggerimenti, e attività di monitoraggio delle segnalazioni / esposti in materia di inquinamento ambientale trasmesse alle strutture di ARPAT.

I dati principali delle chiamate ricevute, tra cui l’argomento oggetto della telefonata, vengono registrati e questo permette un monitoraggio delle problematiche.

 

Contatti per tipologia

 

2005

2006

2007

e.mail

299

562

334

diretto

19

59

n.r.

telefono

1872

2367

1859

Totale contatti

2190

2988

2193

                                                                                                                                                                          

Contatti per argomento

 

2005

2006

2007

Accesso agli atti

21

107

91

Assunzioni, concorsi, invio cv, tirocini, stage

206

249

159

Pubblicazioni

46

83

18

Organizzazione interna e compiti di ARPAT

359

285

263

Educazione ambientale

2

12

18

Rumore

249

305

268

Aria

176

199

231

Rifiuti

223

310

188

Risorse idriche e scarichi civili ed industriali in-fuori fognatura

245

328

187

Amianto

55

129

148

Campi elettromagnetici

191

163

117

Terre e rocce di scavo

39

253

109

Agroecosistemi - vivaismo - fitosanitari

94

125

66

Radioattività

8

14

45

Alimenti

21

22

15

Valutazione Impatto Ambientale

1

2

8

Richieste non di competenza ARPAT

254

402

262

Totale contatti

2190

2988

2193

                                                                                                                                                                          

Contatti per tipologia di utente

 

2005

2006

2007

Cittadini privati

1550

1852

1505

Imprese / Liberi professionisti

470

881

468

Enti pubblici

159

244

172

Comitati / Associazioni

11

11

48

Totale contatti

2190

2988

2193

 

Negli anni scorsi la registrazione dei contatti avveniva manualmente (su file excel) e senza indicazioni specifiche. Per questo si è verificato, ad esempio, una certa discrasia nelle modalità di conteggio: fino ad aprile 2007 infatti ogni domanda posta veniva considerata come contatto, mentre successivamente è stato considerato come contatto la singola persona entrata in comunicazione.

Per risolvere ogni ambiguità, dal 2008, è stato predisposto un data base al quale tutti gli operatori URP hanno accesso e che prevede espressamente una differenziata registrazione per i contatti (persone) e le diverse domande/pratiche presentate.

Dall’analisi dei dati del quadriennio, più che una flessione nel 2007 si evince una “punta” nel 2006, confermata nella stessa relazione all’epoca presentata, che evidenziava una anomala quantità di richieste, soprattutto in seguito della approvazione del nuovo testo unico delle norme ambientali e della nuova normativa sulle rocce e terre di scavo.

Va detto che fino all’aprile del 2007 l’operatore che rispondeva al numero verde aveva un contratto di collaborazione che prevedeva un orario ad hoc, con la possibilità di tenere in funzione il numero verde per 5 giorni la settimana sia mattina che pomeriggio. Tale possibilità, con il normale contratto di lavoro del personale del comparto, non è ipotizzabile.

ARPAT in Internet: il sito web e il portale SIRA

Il sito web (http://www.arpat.toscana.it) è uno dei mezzi di informazione più importanti di ARPAT. E' attraverso di esso infatti che l'Agenzia mette a disposizione del pubblico il proprio patrimonio conoscitivo organizzato secondo modelli di facile comprensione e fruibilità per l'utente finale. Tra i servizi rivolti al pubblico si ricordano:

-          Bollettini della qualità dell'aria che forniscono quotidianamente la rielaborazione dei dati relativi agli inquinanti misurati attraverso le centraline disponibili sul territorio regionale;

-          Bollettino dei pollini che fornisce settimanalmente indicazioni sulla concentrazione di pollini e spore fungine di grande utilità, tra l'altro, per i soggetti allergici;

-          Acque di balneazione: durante la stagione balneare (1 aprile-30 settembre) è possibile verificare l'idoneità alla balneazione della costa toscana;

-          Medsun: fornisce dati sul rischio derivante dall'esposizione a raggi UV. Il progetto vede ARPAT impegnata nella divulgazione di una buona pratica di esposizione solare e nel supporto scientifico per la caratterizzazione degli strumenti di misura e nell'acquisizione dei dati.

In alcuni casi la pubblicazione dei dati riguarda realtà più circoscritte e risponde ad una logica di trasparenza e di diffusione dei dati là dove situazioni rilevanti dal punto di vista ambientale sono oggetto di specifica attenzione. E' il caso ad esempio delle emissioni in atmosfera del termovalorizzatore di Falascaia (LU) presso il quale sono in funzione apparecchiature di controllo in continuo. I relativi report vengono pubblicati sul sito Web due volte al mese.

Nel 2006 è stata inaugurata la sezione "Fatti di attualità" nella quale, a fronte di articoli di stampa che possano dar luogo a interpretazioni erronee, ARPAT mette a disposizione notizie e informazioni che consentano al pubblico un'analisi accurata e tecnicamente rigorosa delle vicende che salgono all'attenzione dei quotidiani.

Il sito web consente inoltre di conoscere tempestivamente notizie relative all'istituzione che possono interessare il pubblico (bandi di gare, concorsi, corsi di formazione ecc..). Per facilitare l'utenza su argomenti particolarmente "gettonati" sono stati sviluppati servizi di segnalazione: gli utenti interessati possono iscriversi al servizio newsletter per ricevere al proprio indirizzo e-mail informazioni relative ai concorsi di ARPAT, alle nuove pubblicazioni e agli eventi organizzati da ARPAT e/o ai quali l'Agenzia partecipa. Dalla stessa pagina è possibile abbonarsi gratuitamente ad ARPATnews, il notiziario informativo ambientale di ARPAT

 

Accessi al sito web

 

2005

2006

2007

Totale visite

533.304

648.272

607.699

Visite giornaliere (media)

1.461

1.776

1.666

Totale pagine visitate

1.832.839

1.989.020

1.768.257

 

Per il 2008 è prevista la migrazione dei contenuti del sito web in un Content Management System (CMS) Open Source. Nonostante si tratti di un dettaglio di tipo tecnico riteniamo che la notizia possa essere di interesse del pubblico per le implicazioni che comporta in termini economici (risparmio su costi di licenze, sviluppo ecc..) e in termini di accessibilità (piena rispondenza ai requisiti raccomandati per l'accesso all'informazione anche da parte dei diversamenti abili).

 

Il portale SIRA (http://sira.arpat.toscana.it) mette a disposizione delle istituzioni, delle associazioni e dei cittadini i risultati delle attività di controllo e monitoraggio effettuati dall'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana e da altri enti che operano in campo ambientale. Questi dati vanno a costituire il Sistema Informativo Ambientale della Regione Toscana (SIRA), i cui compiti principali sono la raccolta, elaborazione, verifica e diffusione delle informazioni di interesse ambientale

                                  

Accessi al portale SIRA

 

2005

2006

2007

Totale visite

335.166

534.949

791.216

Visite giornaliere (media)

917

1.570

2.168

Totale pagine visitate

1.594.224

3.286.139

5.616.096

 

ARPAT persegue l'utilizzo di soluzioni Open Source e l'adozione di formati aperti e favorisce il riuso di dati ed applicazioni.

Il SIRA, inoltre, è soggetto attivo nell'ambito del progetto per la realizzazione e gestione della base informativa geografica regionale, come definito nel “Regolamento di attuazione dell'Art.29 comma 5 della L.R. 3 gennaio 2005, N. 1 (Norme per il Governo del Territorio)”.

Ulteriori riferimenti fondamentali per l'attività del SIRA sono la Convenzione di Aarhus, la Direttiva Europea 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale, il Decreto Legislativo 195/2005 di recepimento della Direttiva Europea 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale, e la Direttiva Europea 2007/2/CE che istituisce un'Infrastruttura per l'informazione territoriale nella Comunità europea (Inspire). Tutte queste norme sottolineano l'importanza della costruzione e della divulgazione della conoscenza ambientale, sia come strumento conoscitivo indispensabile per un efficace governo dell'Ambiente e del Territorio, sia come fondamentale riferimento per la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e per favorire una maggiore trasparenza di tali processi.

L'accesso ai contenuti del portale è possibile attraverso tre percorsi di navigazione:

-          per temi: Acqua, Aria, Terra, Energia;

-          per servizi: banche dati di base, rapporti sintetici e statistiche, mappe tematiche.

-          per macrobiettivi ambientali: cambiamenti climatici, natura e biodiversità, ambiente e salute, uso sostenibile delle risorse naturali e gestione dei rifiuti.

Alcune pagine ed applicazioni sono ristrette ad utenti della Pubblica Amministrazione.

Per consentire la più ampia accessibilità al patrimonio conoscitivo raccolto e organizzato da ARPAT, è disponibile sul portale SIRA un’applicazione (Anaconda - Ambiente di Navigazione e Condivisione Dati Ambientali) che consente di interrogare i dati ambientali raccolti e in parte (v. per banche dati aria e acque) anche scaricare i dati sul proprio computer.

 

ARPATnews

ARPATnews nasce il 14 luglio 2003 come notiziario d’informazione per il personale del Dipartimento di Firenze, per raggiungere dopo poco tempo tutto il personale dell’Agenzia (circa 800 persone). Successivamente ai destinatari interni si sono progressivamente aggiunti altri esterni (amministratori e funzionari di enti locali, operatori dell’informazione, associazioni ambientali, categorie economiche e sindacati, ricercatori, docenti universitari e cittadini). In seguito alla creazione, nel luglio del 2006, della nuova intranet dell’Agenzia, Omnibus, la comunicazione interna sta utilizzando prevalentemente quest’ultimo mezzo, mentre ARPATnews (testata giornalistica regolarmente registrata in Tribunale) è diventato sempre più uno strumento di divulgazione esterna sulle tematiche ambientali.

Sul sito web dell’Agenzia sono disponibili con indici cronologici per anni ed un indice tematico tutti gli oltre 1.000 numeri pubblicati sino ad oggi della newsletter http://www.arpat.toscana.it/arpatnews. Nelle stesse pagine è possibile iscriversi alla newsletter, scegliendo le modalità di ricezione (file/link), la periodicità (quotidiana/settimanale) ovvero selezionare solamente alcuni dei temi da ricevere fra quelli trattati: Agenti fisici (campi elettromagnetici, rumore, energia); Agroecosistemi (alimenti, fitopatologia e vivaismo, OGM, biodiversità, natura); Ambiente e salute (salute ambiente e territorio, sicurezza); Aria (inquinamento atmosferico, clima); Comunicazione e informazione; Educazione ambientale; Mobilità (grandi infrastrutture di mobilità, trasporti); Notizie istituzionali (acquisti, normativa, qualità, rapporti con altre istituzioni); Report ambientali; Risorse idriche; Suolo (bonifiche siti inquinati, rifiuti, aziende a rischio di incidente rilevante).

Nel tempo, la testata si è sempre più sviluppata e l’indirizzario si è ampliato notevolmente, sia a livello locale (Firenze e Toscana) sia a livello nazionale. In base a tale diffusione è possibile suddividere i destinatari esterni in due categorie fondamentali:

-          “abbonati” (a fine 2007 circa 5.000), ovvero persone che hanno esplicitamente richiesto di ricevere tutti i numeri di ARPATnews (o hanno selezionato dei temi),.

-          altri (circa 20.000) ai quali, in relazione alla categoria d’appartenenza (enti locali, agenzie ambientali, ecc.), sono inviati occasionalmente numeri della pubblicazione che si reputano possano essere d’interesse

 

ARPATNews

 

2005

2006

2007

Numeri editi nell’anno

222

212

197

Destinatari

11.737

17.394

20.677

Le iniziative editoriali

ARPAT cura le proprie pubblicazioni attraverso le seguenti collane editoriali:

-          Quaderni. Destinata per lo più a un pubblico esperto, questa collana comprende pubblicazioni frutto del lavoro di studio, ricerca, controllo, educazione, formazione svolto dall’Agenzia, anche in collaborazione con altri enti.

-          Aquattro. A carattere più divulgativo, distribuiti gratuitamente, trattano prettamente argomenti attuali, più sottoposti “a scadenza”, i cui contenuti variano dai cataloghi dei corsi o dei periodici ARPAT, ai materiali didattici, alle indagini e monitoraggi annuali, alle relazioni sullo stato dell’ambiente di un territorio specifico.

-          CdRom. Vengono di norma utilizzati per la pubblicazione di materiale molto corposo o con molti colori, tabelle, grafici. Il carattere è prettamente scientifico, la distribuzione gratuita.

-          CdRom con testo breve. Si tratta di un nuovo “ingresso”. Saranno utilizzati per la pubblicazione di materiale molto corposo o con molti colori, tabelle, grafici, ma per il quale è utile mettere in evidenza attraverso la pubblicazione cartacea introduzioni, premesse o brevi paragrafi relativi al contenuto del CD.

-          Schede informative. Sono a carattere divulgativo, stampate abitualmente in 10.000 copie. Monotematiche, trattano argomenti utili per l’informazione alla cittadinanza. Al 2007 sono stati pubblicati 6 numeri: Amianto, Acque minerali, Polveri fini, VIA, Radon, Qualità dell’aria: pollini e licheni.

 

Dal 2006 viene pubblicato semestralmente un inserto ARPAT sulla rivista di ecologia “Villaggio globale”.

 

La situazione della produzione editoriale dell’Agenzia appare sostanzialmente stabile. Rispetto al 2006 è stata realizzata una scheda informativa in più per rispondere, il più sollecitamente possibile, alle richieste di informazione e partecipazione della cittadinanza. Il fatto che la produzione editoriale sia aumentata pur avendo a disposizione un budget più ristretto è dovuto alla riduzione del numero delle copie stampate.

 

La produzione editoriale

 

2005

2006

2007

Quaderni

2

2

2

Aquattro

4

1

1

Cd-rom

0

1

1

Schede informative

1

1

2

 

Il budget per la produzione editoriale per il 2007 è stato di 33.500 Euro, compresi 5.000 Euro per le 2 pubblicazioni semestrali di articoli su Villaggio globale che non risultano in collana. Come evidenziato dal grafico seguente, rimane sostanzialmente stabile rispetto a quello dell’anno precedente.

 

Convegni, seminari e altri eventi

ARPAT ha da sempre garantito la sua partecipazione alle più significative manifestazioni regionali e nazionali sulle tematiche ambientali (Dire&Fare, Terra Futura, Festambiente, ecc.), migliorando la sua visibilità e promuovendo un maggiore avvicinamento dell’Agenzia ai cittadini, alle istituzioni, agli esperti del settore.

La partecipazione a questi eventi prevede di norma la predisposizione di uno stand presso il quale vengono presentate le attività e i servizi dell’Agenzia tramite materiale informativo, libri, pannelli esplicativi, proiezione di VHS-Cdrom, visione del sito web di ARPAT.

Dal 2006 l’attività viene pianificata annualmente, prevedendo sia le iniziative ormai “consuete”, che rassegne, convegni, seminari da organizzare in nuovi contesti.

 

Convegni e seminari

 

2005

2006

2007

Convegni e seminari con partecipazione ARPAT

13

7

8

 

Il budget per convegni e seminari, come si evince dal grafico seguente, ha avuto un andamento disomogeneo nel triennio 2005-2007, subendo una diminuzione nel 2006 che è coincisa con una diminuzione di partecipazione ad iniziative di coinvolgimento e tornando a crescere nel 2007.

 

La formazione rivolta all'esterno

La progettazione e lo sviluppo delle attività formative di ARPAT in qualità di Agenzia formativa fanno di ARPAT, in quanto ente di supporto alle funzioni di programmazione e di amministrazione nel campo della protezione ambientale, un attore strategico nell’implementazione dello sviluppo sostenibile in Toscana.

Questo ruolo si gioca anche continuando ad offrire, in un’ottica di condivisione, le proprie competenze tecnico-scientifiche e le buone pratiche alle amministrazioni pubbliche toscane (compresi gli enti di ricerca e le Università) ed i progetti innovativi (tra cui ad esempio citiamo EMAS e le certificazioni ambientali) oltre che strumenti formativi volti a implementare le competenze degli operatori della P.A.

L’offerta si è accompagnata ad una selezione sempre più mirata dei progetti e dei partenariati a cui ARPAT ha aderito o collaborato in qualità di Agenzia formativa e che hanno riguardato soprattutto il settore della cultura ambientale e dello sviluppo sostenibile.

Il grafico seguente riporta quindi l’andamento decrescente delle ore di formazione esterna erogate dall’Agenzia nel periodo di riferimento. Con formazione esterna si fa riferimento esclusivamente ai corsi progettati ed erogati dall’Agenzia e non ad attività di docenza di personale interno, svolta nell’ambito di progetti organizzati da soggetti terzi.

 

 

Al dato sulle ore si accompagna quello sul budget destinato alle attività di formazione esterna che è salito, in maniera consistente, nel 2006, a supporto di una serie di progetti di partenariato con le Università, Comieco, SIASS e Regione Toscana, per scendere in modo significativo nel 2007 (Euro 22.142,00), nell’ottica di “concentrazione” dei progetti sopra accennata.

 

Le relazioni con i soggetti controllati

I soggetti controllati da ARPAT sono tutte aziende che con la loro attività impattano su una qualche matrice ambientale (aria, acqua, suolo). Dall’indagine di Customer satisfaction svolta nel 2007, è emerso che la tipologia di prestazioni di ARPAT di cui le aziende hanno maggiormente usufruito è quella dei controlli, ispezioni, pareri e attività analitiche e di laboratorio.

Dai dati relativi al livello di soddisfazione di coloro che hanno compilato il questionario via web, si osserva una risposta omogenea tra i settori di attività e complessivamente positiva, infatti la maggior parte di coloro che hanno risposto hanno dato valutazioni superiori a 3 sulla scala di accordo proposta (da 1 a 5).

 

D’altra parte va segnalato che ad ARPAT vengono notificati numerosi ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale diretti ad impugnare atti, emanati dagli enti titolari (Comune, Provincia, ecc.), quali autorizzazioni, concessioni, sanzioni. Nell'ambito di tali procedimenti amministrativi può inserirsi l'attività di ARPAT, che emette pareri o valutazioni tecniche, come atto endoprocedimentale di supporto all'attività dell'ente titolare del procedimento.

Il privato che vede non autorizzata una propria richiesta o sanzionato un proprio comportamento, ricorre avverso il provvedimento che ritiene illegittimo e contemporaneamente può rivolgere critiche anche agli atti di ARPAT. In questi casi ARPAT decide di costituirsi in causa, tramite il legale interno o tramite l'Avvocatura regionale. Qualora non sia direttamente criticato l'operato dell'Agenzia o comunque l'Agenzia valutata che dalla causa non possano derivarle danni, ARPAT evita di costituirsi.

La percentuale di ricorsi in cui ARPAT si è costituita è intorno al 10% del totale dei ricorsi notificati, stabile nel triennio di riferimento.

 

Contenzioso amministrativo

 

2005

2006

2007

Ricorsi al TAR notificati ad ARPAT

42

61

52

% sul totale di pareri, sanzioni e CNR

0,3%

0,5%

0,6%

 

Poiché i ricorsi al TAR notificati all’Agenzia sono riferibili a pareri emessi, sanzioni amministrative o comunicazioni di notizia di reato, la percentuale dei ricorsi sul totale di tali atti, esprime la bassa rilevanza del dato.

Le relazioni con i media

L'Ufficio stampa, presente presso la Direzione generale, cura l'informazione e i rapporti con i mezzi di comunicazione di massa attraverso strumenti cartacei e tecnologici, servizi giornalistici, conferenze stampa, realizzazione di prodotti e servizi informativi, nonché attività di informazione interna attraverso la cura del servizio di rassegna stampa.

 

Presenza di ARPAT nella rassegna stampa

 

2005

2006

2007

Stampa locale

967

2355

2972

Stampa nazionale

51

136

71

Totale

1018

2491

3043

                                  

Comunicati stampa

 

2005

2006

2007

Comunicati stampa

40

20

21