Bilancio di sostenibilità 2007

PRESENTAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

 

Sommario

Presentazione del
Direttore generale

Questo bilancio

Identità

Dialogo con gli
stakeholder

Indicatori di
performance
economica

Indicatori di
performance
sociale

Indicatori di
performance
ambientale

Appendici

 

La sostenibilità come strategia di azione e di organizzazione dell’Agenzia

La complessità dello scenario di riferimento economico, sociale, politico-istituzionale e normativo in cui ARPAT ha operato nel corso del 2007 ha confermato il trend in atto nell’ultimo decennio. Da una parte, la domanda di intervento in campo ambientale continua a crescere, anche in termini di complessità tecnica; aumenta la percezione, da parte dei cittadini, dell’importanza dell’ambiente, come valore in sé e in relazione al proprio benessere, alla propria salute, al valore dei propri beni. Di pari passo aumenta, da parte dei decisori istituzionali, la necessità di valutare fin dalla fase preventiva le iniziative di sviluppo, anche nelle possibili ricadute ambientali, e di garantire in corso d'opera sotto tutti i profili - economico, sociale e ambientale - l'efficacia delle scelte.

 

Per quanto riguarda le priorità strategiche che vedono ARPAT impegnata a breve e lungo termine, queste si possono inquadrare - in primo luogo - nel più ampio scenario delle politiche di sviluppo sostenibile della Regione Toscana. L’Agenzia, in quanto ente di supporto alle funzioni di programmazione e di amministrazione nel campo della protezione ambientale, rappresenta infatti un attore strategico per il perseguimento degli obiettivi di protezione dell’ambiente e di miglioramento della salute dell’uomo, ma ancora più in generale degli obiettivi di sviluppo sostenibile, in ossequio al principio di integrazione delle politiche ambientali con le altre politiche di governo.

Nell’ottica della sussidiarietà verticale e orizzontale e della crescita delle funzioni di governo e di amministrazione proprie degli enti più vicini ai cittadini, ARPAT è impegnata a rafforzare il proprio carattere di strumentalità tecnica a favore di tutti i livelli istituzionali coinvolti nelle politiche di protezione ambientale, e a migliorare la sua azione di controllo-conoscenza a favore di tutti i cittadini toscani.

 

Nel corso del 2007 si è modificato in parte nella nostra Regione l'assetto politico-istituzionale; i nuovi attori del governo ambientale hanno focalizzato e accelerato l'azione su obiettivi di programmazione e di intervento, chiedendo all'Agenzia un impegno rinnovato di controllo sulle questioni aperte nel nostro territorio, in primis gestione dei rifiuti, controllo degli impatti della produzione energetica e della realizzazione delle grandi opere infrastrutturali. Numerose sono state le criticità connesse con i forti elementi di incertezza normativo-procedurale: tra queste si cita la revisione – tutt’altro che lineare – del Testo unico in materia ambientale e la sostanziale mancanza di coordinamento tecnico scientifico da parte dell’Agenzia Nazionale per la protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici, ancora in fase evolutiva e poco efficace come elemento strategico di sistema. Ciò nonostante, l’Agenzia ha risposto positivamente alle nuove sollecitazioni, riuscendo a garantire, grazie ad un forte rapporto con l’Amministrazione regionale e ad un importante sforzo di innovazione e miglioramento continuo, un insieme di funzioni di adeguato livello tecnico, coerente con i cambiamenti in corso.

 

ARPAT ha adottato un approccio alla gestione della propria organizzazione per processi; ciò richiede la capacità di identificare e gestire numerose linee di attività tra loro correlate ed interagenti, ma al contempo agevola la pianificazione, l’attribuzione di risorse e l’individuazione di obiettivi complementari.

 

In considerazione di una domanda di intervento che cresce e aumenta in complessità e a fronte di risorse pubbliche limitate, anche la capacità di integrazione dell’Agenzia deve acquistare sempre più peso. Nel corso del 2007, questo approccio è stato confermato, oltre che nella gestione delle attività più tradizionali di ARPAT e nei rapporti di sistema con le Strutture del Servizio sanitario regionale, anche nelle relazioni esterne con altri soggetti che operano direttamente per la protezione ambientale, la ricerca e l’innovazione, comunque produttori della “conoscenza”.

Importante è stato l’impegno che ARPAT ha mantenuto nel confronto con le altre Agenzie regionali e provinciali per l’ambiente, in una logica di rete che consente di sviluppare e omogeneizzare i comportamenti tecnici e, quindi, di promuovere e consolidare un ruolo strategico per la protezione ambientale del nostro Paese.

 

Sempre per migliorare la pianificazione e la gestione delle proprie attività, nel 2007 ARPAT ha avviato un progetto rivolto all’individuazione degli indicatori di pressione sul territorio e di quelli di risposta, al fine di disporre di un quadro di riferimento per la quantificazione delle risorse necessarie a svolgere efficacemente la funzione di protezione ambientale di propria competenza.

Tale percorso risulta indispensabile per una verifica di adeguatezza dei livelli di risposta dell’Agenzia rispetto alla “domanda di intervento” del territorio e costituisce anche un primo passo verso una successiva definizione dei livelli minimi prestazionali dell’Agenzia, rispetto a una determinata e garantita dotazione di risorse umane, strumentali e finanziarie.

 

Nell’anno in questione, l'Agenzia ha sviluppato le capacità di affiancare alla propria competenza nella misurazione e comunicazione dei fatti e degli effetti ambientali, anche la consapevolezza dell'importanza di misurare e comunicare le proprie attività e prestazioni in un'ottica di "responsabilità globale" della Pubblica Amministrazione.

 

Le buone performance dell'Agenzia derivano da un impegno ormai tradizionale all'efficienza, mantenuto e rinnovato nel corso dell'anno, che ha ricevuto nuovo impulso dall'attività del Piano di Revisione Funzionale Strutturale Organizzativo. Già nella sua fase di definizione, il Piano ha condotto ad un miglioramento continuo delle prestazioni funzionali dell'Agenzia, sostenuto da una generale, propedeutica e sistematica revisione di tutte le voci contabili, dall'avvio di una sostanziale ristrutturazione degli strumenti di misurazione, valutazione, comunicazione interna ed esterna dell'Agenzia.

 

Peraltro, la direzione ha sostenuto, anche in questo anno, il particolare impegno alla razionalizzazione delle proprie attività, in linea con il più generale impegno dell'Amministrazione regionale toscana e quale condizione imprescindibile per richiamare l'attenzione del bilancio regionale sulle esigenze dell'Agenzia.

 

I risultati positivi del bilancio 2007 sono stati resi possibili sia da voci attive pregresse, sia dalle iniziative interne di misurazione e controllo dei costi, che dalla conferma del contributo aggiuntivo regionale.

Il ritrovato equilibrio economico, a partire dal bilancio 2006, e l’inversione di tendenza in merito ad un lieve ma importante miglioramento della struttura finanziaria, hanno spostato le politiche e gli obiettivi economico – finanziari dell’Agenzia da una situazione di “gestione dell’emergenza” ad un'altra, ben diversa, di riallocazione ed ottimizzazione delle risorse.

L’ottenuto riequilibrio, come risultante dagli ultimi bilanci, ha consentito sia di sanare i disavanzi pregressi, che di preservare la capacità di autofinanziamento dell’Agenzia  e di realizzare inoltre alcune iniziative finalizzate alla razionalizzazione delle politiche di acquisto nel senso di un riassorbimento delle risorse ed un conseguente impiego nei settori che nel passato ne sono risultati carenti.

 

Il 2007 è un anno che si chiude con segnali positivi, non solo di bilancio, e con la consapevolezza che l'Agenzia continua a muoversi nella direzione giusta, ma che occorre - in tempi rapidi e soprattutto certi - dare esito alle iniziative di riforma esplorate e rendere strutturali nuovi ambiti di miglioramento funzionale e organizzativo.

 

Nell’anno 2008, pertanto, si darà corso alla implementazione di alcune azioni di efficientamento e razionalizzazione del sistema che, all’interno del  quadro normativo e regolamentare vigente e compatibili con esso, risultino altresì coerenti con gli immanenti e mai abdicati  principi della qualità, dell’appropriatezza, dell’efficacia ed economicità del sistema erogativo dell’Agenzia ambientale toscana. In tal modo sarà possibile permanere su un sentiero di sostenibilità economica e finanziaria, presidio e garanzia di mantenimento e sviluppo – anche nel futuro - dei livelli di tutela ambientale raggiunti all’interno della Regione Toscana anche grazie all’azione efficace dell’Agenzia.

 

 

                                                                                              Sonia Cantoni

                                                                                    Direttore generale ARPAT