Valutazione della concentrazione di alcuni inquinanti nella sogliola (Solea solea) e stato della popolazione nei mari della Toscana
Anno di pubblicazione: 2012
A cura di: Alessandro Franchi - Direzione Tecnica ARPAT , Abella Juan Alvaro, Baino Teodosio Romano, Serena Fabrizio, Voliani Alessandro - Settore Mare, Area vasta Costa
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A seguito dell'allarme lanciato da Greenpeace nel 2010, circa la contaminazione da sostanze pericolose delle sogliole pescate nel mare toscano, ARPAT è stata incaricata dalla regione Toscana, di verificare, con un monitoraggio mirato, lo stato di contaminazione di questa specie.
Le sogliole (Solea solea) sono state prelevate nel periodo luglio-settembre 2011 da ARPAT e CIBM dallo sbarcato commerciale in 4 principali porti pescherecci della Toscana (Viareggio, Livorno, Cecina e Castiglione della Pescaia), individuando la zona di pesca di ciascun campione.
Il cadmio è risultato sempre inferiore ai limiti di quantificazione del metodo che è dieci volte più basso del valore limite.
Per il piombo è stato registrato un analogo risultato, con l'eccezione di un solo campione in cui la concentrazione rilevata è comunque risultata inferiore ai tenori massimi ammessi.
Il cromo è sempre risultato presente in concentrazione comunque mai superiore a 0,10 mg/kg p.f. Per questo metallo non sono previsti tenori massimi ammessi per il consumo umano.
Il mercurio è sempre presente in concentrazione compresa fra 0,03 e 0,80 mg/kg p.f. In due casi i valori registrati sono superiori ai tenori massimi ammessi per il consumo umano (0,50 mk/kg – Reg. CE/1881/). L’elaborazione statistica dei dati rilevati consente di affermare che la selettività legata alla tecnica di pesca o la profondità non sono rilevanti, mentre le sogliole provenienti dalla Toscana centro-meridionale (Bibbona e Castiglione) hanno concentrazioni di mercurio superiore al limite di legge quando sono più grandi di 30 cm di lunghezza o di 250 g di peso.
Per gli IPA in nessun campione analizzato è stata rilevata una concentrazione superiore ai limiti di quantificazione del metodo di analisi. Per il benzo(a)pirene il limite di quantificazione è circa 300 volte più basso dei tenori massimi ammessi.