Qualità delle acque superficiali, sotterranee e sorgenti - Area Geotermica del Monte Amiata - Anni 2018-2019
Anno di pubblicazione: 2021
A cura di: Ivano Gartner e Luca Sbrilli, ARPAT - Settore Geotermia
In collaborazione con: Patrizia Bolletti e Federico Luchi, ARPAT - Dipartimento di Siena , Simonetta Castellani, Simone Magi e Riccardo Pellegrini, ARPAT - Settore Geotermia
Pagine: 65
Prezzo: 0 €
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A partire dal 2002, ARPAT effettua, tramite i Dipartimenti provinciali ARPAT di Siena e Grosseto, il monitoraggio della falda acquifera del Monte Amiata, nell'ambito del piano di controllo delle acque sotterranee promosso dalla Regione Toscana.
Il piano di monitoraggio è distinto dal succitato piano di controllo trattandosi di una attività svolta da ARPAT, Settore Geotermia, come verifica del monitoraggio svolto da parte di EGPI, così come previsto nella pronuncia di compatibilità ambientale sul progetto relativo al "Riassetto dell'Area geotermica di Piancastagnaio", di cui alla Delibera della R.T. n. 229/2011, che prevede la realizzazione di opere volte a razionalizzare e migliorare l'impiego della risorsa geotermica sia sotto l'aspetto energetico sia sotto l'aspetto ambientale.
Successivamente, tale piano è stato integrato e presentato nel procedimento di VIA di Bagnore 4 mediante l'esecuzione, nei mesi di settembre 2014 e luglio 2015, di due piezometri denominati rispettivamente Pz 4 e Pz 9, in aggiunta ai 2 piezometri già operativi dal 2012 e denominati Madonna del Castagno – Pz 6 e La valle – Pz 7.
Il piano di monitoraggio, sebbene distinto dal piano di controllo generale, ne costituisce di fatto un’integrazione poiché aumenta i punti di controllo della falda acquifera e, in aggiunta, monitora anche acque superficiali e profonde del Monte Amiata.