Campagna di misurazione della qualità dell'aria con autolaboratorio nel Comune di Civitella in Valdichiana (AR) - Anno 2018
Anno di pubblicazione: 2018
A cura di: ARPAT, Settore "Centro Regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria"
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La campagna di misurazione della qualità dell'aria 2018 relativa al Comune di Civitella in Val di Chiana è stata realizzata a seguito di uno specifico disciplinare definito con l'Amministrazione Comunale al fine di consolidare il quadro informativo del PM10, approfondire la valutazione dell'esposizione della popolazione agli inquinanti disciplinanti dal D.Lgs. 155/2010, compresi i microinquinanti e valutare la rappresentatività per il materiale particolato PM10 del sito di Badia al Pino.
Nell'ambito della Zona del Valdarno aretino e Valdichiana, zona nella quale ricade il Comune di Civitella in Val di Chiana, sono state individuate due postazioni di misurazione urbane-fondo riferite ai siti di Badia al Pino e Tegoleto.
Le misurazioni sono state effettuate nel periodo dal 18/01 al 27/11/2018, in 4 intervalli - uno per ogni stagione - leggermente differenti per ciascun inquinante e località.
Le misurazioni sono state effettuate mediante un laboratorio mobile ed un sistema di campionamento portatile.
Nel sito di Tegoleto è stato misurato unicamente il PM10. Il sito di Badia al Pino è stato oggetto di numerose precedenti campagne di misurazione, sia puntuali che indicative, a partire dall'anno 1992. Nel sito di Badia al Pino è stata effettuata anche la determinazione dei microinquinanti nel PM10 sia inorganici (metalli: argento, arsenico, cadmio, nichel e piombo), che organici (7 congeneri IPA di rilevanza tossicologica comprensivi del benzo[a]pirene).
Dall'esame dei valori degli indicatori di qualità dell'aria traspare uno stato di conformità ai rispettivi valori limite/obiettivo fissati dai dispositivi normativi a tutela della salute umana (medie annuali: PM10 -45 %; PM2,5 -48 %; biossido di azoto -40 %; benzo(a)pirene) -64 %; cadmio -96 %, piombo -99 %; nichel -96 %; arsenico -92 %).
Gli stessi valori medi annuali di materiale particolato PM10 misurati nelle due postazioni di Badia al Pino e Tegoleto, evidenziano una situazione di omogeneità dei livelli di concentrazione, in accordo allo studio di ARPAT effettuato sulla rappresentatività del PM10 nel sito di Badia al Pino. L'approfondimento dello studio di rappresentatività del PM10 relativo ai dati 2018, sempre mediante l'indice beta, evidenzia che entrambi i siti di Badia al Pino e Tegoleto risultano avere un raggio di rappresentatività di 3 km e ciascun sito è incluso nell'area di rappresentatività dell'altro.
Si può affermare pertanto, che l'intera piana tra i due siti, comprese le aree urbane in cui i siti si trovano, è ben rappresentata dai dati del monitoraggio. L'analisi comparativa a livello zonale, mette in rilievo che i siti di Badia al Pino e Tegoleto (solo PM10) si collocano su livelli di PM10 e biossido di azoto superiori rispetto alla stazione urbana-fondo di Arezzo Acropoli (PM10 +16%), ma inferiori a quella di traffico di Arezzo P.zza Repubblica (PM10 -8%); per quanto attiene invece il benzo(a)pirene ed il materiale particolato PM2,5 i livelli di Badia al Pino risultano sostanzialmente sovrapponibili a quelli della stazione di Arezzo Acropoli.
Le variazioni temporali sul breve termine evidenziano una stagionalità dei livelli di concentrazione per materiale particolato PM10 e PM2,5, biossido di azoto, piombo, nichel e benzo(a)pirene, caratterizzata da una maggior criticità nella stagione dell'inverno; l'argento presenta un andamento stagionale specifico caratterizzato da livelli più elevati in primavera ed estate.
Le variazioni temporali sul lungo periodo (Badia al Pino) sono caratterizzate da un andamento in decremento per il materiale particolato PM2,5, biossido di azoto, nichel, cadmio e piombo; anche in questo caso, l'argento risulta in controtendenza poiché registra, rispetto ai dati precedenti, un incremento.
Il materiale particolato PM10 registrato a Badia al Pino presenta un andamento variabile dal quale non si osserva alcun trend.
I livelli di materiale particolato PM10 e biossido di azoto misurati nella campagna 2018 rappresentano il valore minimo dell'intera serie di dati esaminati relativa al periodo 1992-2018.
L'arsenico rappresenta il metallo più stabile, sia sotto il profilo spaziale che temporale, mentre il PM2,5 ed il benzo(a)pirene risultano sostanzialmente omogenei ai valori di Arezzo Acropoli e pertanto esprimono continuità a contesti urbani di fondo.
Le elaborazioni polari di biossido di azoto mostrano una coerenza fra settori riferiti ai contributi più significativi e le principali fonti di emissione lineari e puntuali presenti nell'area monitorata.