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Monitoraggio acque marino costiere della Toscana - 2017

Attività di monitoraggio e proposta di classificazione

Anno di pubblicazione: 2018

A cura di: ARPAT – Area Vasta Costa Settore Mare

In collaborazione con:

Pagine: 60

Prezzo:

Stato ecologico elevato/buono per tutti i corpi idrici indagati nel 2017 fatta eccezione per Costa Albegna. Per quanto riguarda lo stato chimico invece si registra il mancato conseguimento dello stato buono in tutte le stazioni monitorate

La rete di monitoraggio - pianificata in accordo con la Regione Toscana - al momento comprende, per ciascun corpo idrico, uno o più siti di campionamento, per un totale di 19 stazioni.

In ciascuna stazione viene monitorato, secondo i parametri definiti dalla norma e descritti nei paragrafi successivi, lo stato di qualità ambientale:

Stato ecologico: descrive la qualità delle acque sulla base dello status di diversi elementi
biologici (fitoplancton, macroalghe, Posidonia oceanica, macrozoobenthos), del livello trofico delle acque (indice TRIX) e della presenza di sostanze chimiche non prioritarie nelle acque (tabella 1/B “standard di qualità ambientale nella colonna d'acqua e nel biota per le sostanze dell'elenco di priorità del D.Lgs. 172/2015). I possibili livelli di classificazione sono 5 in ordine decrescente di qualità ambientale: elevato, buono”, sufficiente, scarso e cattivo.
Il giudizio sulla qualità ecologica risulta Elevato/ Buono per tutti i corpi idrici indagati nel
2017 fatta eccezione per Costa Albegna
che risulta in Classe Sufficiente considerando i risultati dell’indice PREI.

Stato chimico: descrive la qualità delle acque in base alla presenza di sostanze chimiche
prioritarie nelle acque e nel biota (tabelle 1/A del D.Lgs. 172/2014). I livelli di classificazione
sono : Buono o Non buono.
Per il 2017 risulta il mancato conseguimento dello stato buono per tutte le stazioni monitorate.
Il basso livello di qualità ambientale è legato alle alte concentrazioni di Tributilstagno (TBT) e nel caso del corpo idrico Costa Piombino e costa Albegna anche al mercurio. Inoltre, Elba Nord, Giglio e Capraia presentano superamenti degli standard di qualità ambientali per quanto riguarda il benzo[a]pirene.
Il biota presenta superamenti dello standard ambientale per il mercurio in tutte le stazioni monitorate e anche di PCDF+PCDF+PCB-DL nelle stazioni di Nettuno, Antignano, Marina di Castagneto, Salivoli, Foce Bruna e Ansedonia Cala di Forno e Porto Santo Stefano. I DDT totali superano lo standard ambientale a Marina di Castagneto.
Pur non essendo stata considerata ai fini della classificazione dei corpi idrici, l’analisi dei sedimenti ha rivelato diverse criticità nella concentrazione di cadmio e mercurio, naftalene, pesticidi,DDT, DDD e DDE. Con l' applicazione del DGRT 264/2018, la concentrazioni di mercurio nei sedimenti risulta essere oltre lo standard ambientale nella zona di Antignano; inoltre Antignano e Porto Santo Stefano, Ansedonia e Giglio presentano concentrazioni superiori agli standard ambientali per quanto riguarda il cadmio. Antignano presenta superamenti del SQA per quanto riguarda i parametri DDT, DDD e DDE, Foce Bruna e Foce Ombrone per DDD e DDE , mentre Porto Santo Stefano e Giglio per il naftalene.

I campionamenti sono effettuati tramite il battello Poseidon, utilizzato per raccogliere campioni di acqua e sedimento per le successive analisi, oltre che come imbarcazione di appoggio per rilievi subacquei sui popolamenti a macroalghe e sulle praterie di Posidonia oceanica.

 La classificazione dei corpi idrici costieri viene determinata in base allo stato ecologico, secondo le indicazioni del D.M. 260/2010 e le successive modifiche apportate dalla Decisione della Commissione Europea 2013/480/UE e allo stato chimico in base a quanto stabilito dal D.Lgs 172/2015 e alla DGRT 264/2018.

È disponibile anche la versione sfogliabile della pubblicazione (sito Web esterno, si apre in una nuova finestra)

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